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    Corsi UIIP da record con 100% di placement nelle ultime cinque edizioni

    Sono 283 i giovani, provenienti da ogni area del Paese, formati tra settembre 2021 e luglio 2022 e immediatamente immessi nel mondo del lavoro, grazie al percorso post-laurea di Biogem dedicato al settore dell’Information Technology. I corsi UIIP (University-Industry Internship Program), realizzati con il coinvolgimento di aziende del calibro di Accenture, Deloitte, Reply, BGP Consulting e NTT Data, centrano, quindi, un risultato straordinario, totalizzando il 100% di placement per ben cinque edizioni consecutive. E in più, circa il 15% dei ragazzi giunti ad Ariano Irpino proveniva dal Centro-Nord Italia (Piemonte, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Emilia Romagna), allargando notevolmente un bacino di utenza, che, tradizionalmente, poteva già contare su laureati di tutto il Centro-Sud, dal Lazio fino alla Sicilia e alla Sardegna.
    ‘’La formula del Programma - osserva il coordinatore dei Corsi UIIP  Biogem, Andrea Di Maso - è ormai  consolidata e parte da un iter selettivo aperto a laureati di 1° e 2° livello under 30. Segue la creazione di un gruppo di lavoro di circa 60 giovani, con varie provenienze geografiche e diversi background universitari. Per ogni edizione, ci si forma, in presenza, presso le strutture di Biogem, ad Ariano Irpino (Av), per circa 8/10 settimane, su tematiche pratiche e coerenti con le attuali esigenze del mercato del lavoro, sia per quanto concerne le soft skills (competenze trasversali) sia per le technical skills (competenze digitali). Al temine della fase di training si procede con l’inserimento in azienda, mediante stage finalizzati all’assunzione stabile del candidato’’. ‘’Il tutto – chiarisce ancora Di Maso - senza alcun costo di partecipazione per i formandi, in quanto sono le stesse aziende partner a finanziare le attività, potendo poi contare su un bacino di risorse altamente specializzate’’.
    È tempo di bilanci, ma si guarda già al futuro nell’Education Office di UIIP-Biogem. Sono infatti già attivi sul sito www.uiip.it i bandi (UIIP 56° edizione) dei nuovi corsi, che partiranno a  settembre 2022.  ‘’Questo della 56° edizione – afferma Antonella Saporito, Project Management Office di UIIP - sarà solo il primo di una serie di bandi che vedranno, per il periodo 2022/2023, UIIP protagonista nei processi di placement delle aziende del settore IT’’. ‘’Non a caso – rivela infine Antonella Saporito – molte di queste hanno già manifestato il loro interesse a sponsorizzare, anche per questo periodo, una serie di corsi su tematiche digitali, quali ERP/SAP, Analisi dei Dati, Web Analyst’’.

     

    Ettore Zecchino

    Al via ciclo di seminari sui rapporti tra geni e ambiente

    Sarà il mal da inquinamento, studiato con approcci tecnologici innovativi e grazie all’ausilio di modelli animali, il cardine di un intervento della vice-direttrice scientifica di Biogem e docente dell’Università del Sannio, Concetta Ambrosino, che aprirà un breve ciclo seminariale su questi temi. L’incontro si svolgerà in video-conferenza, al link https://meet.goto.com/174141469, giovedì 7 luglio alle 14e30.
     ‘’Nel corso del seminario – anticipa la professoressa Ambrosino – verificheremo come fattori genetici ed ambientali contribuiscono allo sviluppo di patologie endocrino-metaboliche, neurodegenerative e cancerose, la cui incidenza è in continua crescita, raggruppate con la definizione inglese di ‘Non Communicable Diseases (NCDs)”.
    ‘’I meccanismi molecolari alla base della loro attività sono nella maggior parte dei casi ancora sconosciuti, così come scarse sono le conoscenze sulle interazioni tra i diversi principi attivi in corso di esposizioni combinate (effetto cocktail)''.
    ‘’Studi epidemiologici e di laboratorio – rivela Ambrosino - hanno evidenziato il ruolo che l’esposizione a contaminanti ambientali ( diossine, bisfenoli, ftalati, pesticidi) in fasi particolarmente vulnerabili della vita, ha nello sviluppo di NCDs nell’adulto’’.‘’Il nostro obiettivo – confida infine la professoressa Ambrosino – è utilizzare un approccio di Systems Biology, che si basi su analisi omiche complesse, direttamente associate alla valutazione dell’insorgenza delle patologie in animali esposti, cercando di ricostruire uno scenario rilevante per l’uomo, esposto fin dal concepimento e per il resto della vita’’.

    Ettore Zecchino

    Biogem rinnova l'impegno contro le malattie renali rare

    Sarà un focus sulla glomerulosclerosi segmentale focale (FSGS) a chiudere la serie ‘nefrologica’ dei seminari di Biogem, giovedì 30 giugno alle ore 14:00, in video-conferenza al link  https://meet.goto.com/845631989. Protagonista dell’incontro sarà la ricercatrice dell’Università della Campania ‘Luigi Vanvitelli’, Anna Iervolino, fresca di un lungo periodo di studi presso l’Ateneo tedesco di Greifswald, dove, nel laboratorio della professoressa Nicole Endlich, ha appreso le metodiche per lo studio della funzionalità renale su zebrafish. Attività che ha poi potuto proseguire a Biogem.
    Centrale, nella sua esperienza in Germania, è stata proprio la glomerulosclerosi segmentale focale, una patologia rara, definita principalmente dalla presenza di lesioni sclerotiche a carico di una parte dei glomeruli (focale) e di singole loro porzioni (segmentale).
    ‘’Il seminario – precisa Anna Iervolino, da molti anni ricercatrice a Biogem – sarà incentrato sull’utilizzo, in campo sperimentale, di un modello zebrafish, che mima la patologia in seguito ad induzione del danno glomerulare’’.

     

    Ettore Zecchino

    Locandina Iervolino

    Pioniere della medicina trasfusionale personalizzata invitato a Biogem

    Parlerà di scienze omiche e di metabolismo dei globuli rossi, e, per questa via, delle prospettive di una nuova medicina trasfusionale personalizzata, il professore di Metabolomica dell’Università del Colorado, Angelo D’Alessandro, invitato a tenere un seminario presso la sede di Biogem, venerdì 24 giugno alle 10 e 30. Il giovane docente italiano, con all’attivo ben 380 pubblicazioni scientifiche, molte delle quali su prestigiose riviste internazionali, partirà, nella sua relazione, dalla high-throughput omics e dalle sue applicazioni sul metabolismo dei globuli rossi nell'ipossia e nello stress ossidativo, per arrivare a un’ipotesi di medicina trasfusionale personalizzata.
    ‘’Farò in modo – anticipa il professore D’Alessandro - che l'ultima parte della presentazione mostri come le prime due sezioni siano traducibili in patologie in cui il metabolismo regola l'emolisi dei globuli rossi, dalle emoglobinopatie allo sport’’.
    Nel corso del seminario verranno infine mostrate alcune diapositive, relative al lavoro svolto dal professore D’Alessandro, in collaborazione con il gruppo di Nefrologia Traslazionale di Biogem, sulla malattia renale cronica.

    Ettore Zecchino

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     Nefrologia ancora protagonista ai seminari di Biogem

    Si approfondirà la conoscenza della rarissima sindrome di Bardet-Biedl (BBS), giovedì 23 giugno, alle ore 14:30, in un incontro organizzato da Biogem e programmato in video-conferenza al link https://meet.goto.com/744289845. La lezione, rientrante nel ciclo seminariale 'divulgativo' 2022 dell'Istituto irpino, sarà tenuta dalla professoressa dell’Università della Campania ‘Luigi Vanvitelli’, Miriam Zacchia, che farà luce su una patologia ereditaria rara, con una incidenza di 1:160.000 nei Paesi occidentali, considerata un modello di ciliopatia.
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    Con questo termine – spiega la docente campana - si intende un gruppo eterogeneo di patologie genetiche, causate dal difetto di funzione di proteine coinvolte nella funzione del ciglio primario, una struttura cellulare altamente conservata, virtualmente presente in tutte le cellule eucariotiche’’. ‘’Tale gruppo di patologie – continua Zacchia -  comprende disordini molto simili dal punto di vista clinico e fisiopatologico, come la nefronoftisi (NPHP) e la sindrome di Senior Locken (SLS), oltre a malattie meno rare, come il rene policistico autosomico dominante (ADPKD)’’. Dal punto di vista clinico, questi pazienti presentano disfunzioni multi-organo, compresa la malattia renale cronica su base cistica o malformativo-degenerativa’’.
    ‘’La Nefrologia del Policlinico di Napoli – premette Miriam Zacchia, forte di una precedente esperienza presso l’Università statunitense di Yale - è centro di riferimento per la certificazione e il follow-up dei pazienti affetti da BBS e segue la più alta casistica italiana, che comprende oltre 60 pazienti adulti. ‘’L’integrazione di uno studio longitudinale osservazionale, l’analisi genetica mediante Next Generation Sequencing, l’applicazione delle scienze omiche sulle urine e sul siero dei pazienti e modelli di malattia in vitro hanno, quindi, permesso di individuare aberrazioni metaboliche causate dal difetto di funzione delle proteine BBS’’.
    ‘’In questo modo - assicura infine Miriam Zacchia – si sono aperte nuove linee di ricerca per l’individuazione di possibili target terapeutici’’.

     

    Ettore Zecchino

    zacchia

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