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    Numeri pre-COVID per l’edizione 2022 delle ‘Due Culture’ di Biogem

    Si è chiuso nel segno della bellezza matematica del numero aureo, evocata in video-conferenza dal fisico Antonino Zichichi, il meeting 2022 delle ‘Due Culture’ di Biogem, in un’ideale ripresa del tema inaugurale, discusso quattro giorni prima dal professore Marco Di Capua, con riferimento alla bellezza nella grande pittura otto-novecentesca e ‘rappresentato’ in una mostra a tema dall’artista Ettore De Conciliis.
    Di arte e scienza come culture più simili che diverse e di un eterno interrogativo sui tempi della loro genesi, come nel celeberrimo rompicapo sulla nascita dell’uovo e della gallina hanno invece parlato i fisici Antonio Ereditato e Franco Cervelli.
    Sul concetto di passione, soprattutto nell’artista, si è soffermato lo scrittore Maurizio De Giovanni, ispirato dalla vicenda biografica del poeta popolare napoletano Vincenzo Russo.
    Alla creatività hanno fatto espressamente riferimento il professore Ernesto Carafoli, in un’ampia conferenza perfettamente biculturale e monsignore Alberto Rocca, concentrato sul genio di Leonardo. Sempre alla creatività si è rivolto David Meghnagi, che ha relazionato sull’interpretazione freudiana del Mosè di Michelangelo.

    Del rapporto tra arte e scienza visto da un’angolatura particolare hanno parlato i professori dell’Università di Bologna, Claudio Marra e Giacomo Manzoli, con riferimento a due recenti discipline artistiche (fotografia e cinema) generate in senso stretto proprio dalla scienza.
    Ha volato alto, nei cieli ancora in parte inesplorati delle neuroscienze applicate all’arte, il professore Jean Pierre Changeux, impegnato a ricercare le connessioni biologico-molecolari e quelle specificamente culturali, dell’elaborazione cosciente.

    La tecnologia, convitato di pietra in ogni convegno del meeting, ha trovato il proprio spazio peculiare nel confronto tra i professori Gennaro Marino e Francesca Casadio sulle tecniche diagnostiche applicate al patrimonio culturale.

    Di nuovo la bellezza e la creatività, ma in un’accezione mistica, hanno ispirato il cosmopolita Michael Barry, in una poliglotta relazione sulle analogie tra la poesia persiana islamica di 'Attâr e la predicazione leggendaria di San Francesco, attraverso le più suggestive illustrazioni delle due civiltà.
    Un ultimo cambio di registro è stato suggerito dal professore Antonio Iavarone, che ha indicato nell’immaginazione un’arma fondamentale sia per la buona arte sia per la buona scienza, stigmatizzando la sua scarsa valorizzazione nell’attuale sistema di studio e di valutazione scientifica occidentale.  
    Molti, quindi,  i paradigmi interpretativi di questo rapporto, non escluso l’elemento del mistero, richiamato in diversi interventi, o quello della curiosità, veicolato spesso dal professore Ereditato.

    Svincolato dal tema dominante del meeting, ma in collegamento diretto con l’attualità, è stato, invece, il dibattito sulla guerra in Ucraina, moderato dall’ambasciatore Cosimo Risi, che ha interrogato il suo collega Vincenzo Grassi e il professore Settimio Stellone sulle incerte prospettive europee in relazione agli esiti altrettanto imprevedibili del conflitto in corso.

    Al di sopra del tema principale, comunque in parte affrontato, è stato l’intervento dello statunitense Bruce Beutler, Premio Nobel per la Medicina nel 2011, che ha messo al centro della sua attesa lezione il tema delle mutazioni genetiche all’origine della resistenza al cancro, non escludendo un prossimo approdo a una soluzione vaccinale.
    Variegata è stata la sessione serale del meeting, diretta dal maestro Nazzareno Carusi e dedicata per due giorni alla grande musica classica, con i concerti al pianoforte di Giuseppe Albanese e del ‘genius loci’ Antonio Gomena. Nel mezzo, un recital poetico musicale che ha visto dialogare i versi di Imperatrice Abruzzese con il violino di Giulia Rimonda e con il pianoforte di Luna Costantini. 
    Accanto a un proiettore d’epoca, recente omaggio di un appassionato, si è passati, in un’altra serata, alla visione di brani cinematografici a tema arte e scienza, scelti e commentati dai professori Giacomo Manzoli e  Francesco Di Donato e dal giornalista Antonio Fiore, tecnicamente montati dal compositor Stefano Argenziano.

    Assente per improvvisi e improrogabili impegni istituzionali, il professore Giuseppe Remuzzi, vincitore, con il suo ‘Le impronte del signor Neanderthal’, del premio letterario intitolato a Maria Antonia Gervasio, ha confermato, con un accorato messaggio scritto, la sua vicinanza alla comunità di Biogem.

    Cala quindi il sipario su un’edizione molto partecipata del meeting, capace di attrarre 20 relatori di caratura internazionale (esclusi gli interni) e una decina di artisti di varie discipline, ma, soprattutto, capace di coinvolgere ancora una volta il grande pubblico, attestato su livelli di partecipazione pre-COVID. A loro si è rivolto un orgoglioso presidente Zecchino, evidenziando il tentativo, da parte di Biogem, di intestarsi un ruolo attivo di stimolatore culturale, perseguito con lo stesso impegno di quello più direttamente scientifico. Alle 32 pubblicazioni con primo e/o ultimo firmatario e con un impact factor superiore a 5, alla recente creazione di due start up in ambito oncologico e nel settore degli organoidi, all’azzeramento dei costi energetici (in piena crisi europea nel settore), al placement da record italiano del 98% dei corsi post-laurea UIIP, al contributo nella lotta a COVID, grazie al processamento, con una innovativa tecnologia molecolare, di ben 330mila tamponi, il presidente Zecchino ha quindi voluto espressamente equiparare l’attività di divulgazione scientifica di Biogem, sublimata nel meeting delle ‘Due Culture’. Con la novità, quest’anno, di un’estensione del tema arte e scienza all’intero anno, e, quindi, al centro di iniziative ancora in corso.

    Centrale, nell’intervento di Zecchino, è stato infine il compiacimento per la vocazione sempre più verde della struttura di Biogem, arricchita, tra l’altro, dalla piantumazione di 1.281 alberi di alto fusto e di 800 ulivi.

    E al ‘mondo verde’ sarà dedicata la quindicesima edizione del meeting, nel settembre del 2023.

     

    Ettore Zecchino





    Le Due Culture di Biogem

    I video del meeting                             

                                 

    Occhio alla Natura. Lo sguardo dell’arte su un tema fondamentale - Apertura di ORTENSIO ZECCHINO, Presidente Biogem - Interverrà MARCO DI CAPUA Critico d’arte, Accademia di Belle Arti di Napoli.

    L’uovo e la gallina. Arte e Scienza, due culture più simili che diverse - ANTONIO EREDITATO, Yale University, New Haven, USA - Intervista: FRANCO CERVELLI, Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, Pisa

    L'Europa che verrà dopo il conflitto: sicurezza e coesistenza - COSIMO RISI - Intervista: VINCENZO GRASSI, Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale

    The Connectomics of Conscious Processing: from the Molecular to the Cultural Level (Arts and Science) - Jean-Pierre CHANGEU Istituto Pasteur Parigi, Francia.

    Leonardo in Ambrosiana. La scienza prima della scienza - Mons. ALBERTO ROCCA, Dottore della Veneranda Biblioteca Ambrosiana Direttore della Pinacoteca

    Il come ed il perché del creare: arte e scienza a confronto - ERNESTO CARAFOLI, Professore Emerito ETH Zurigo, Svizzera, Accademia Nazionale dei Lincei

    Freud e il Mosè di Michelangelo - DAVID MEGHNAGI Università Roma Tre

    La fotografia a cavallo delle due culture - CLAUDIO MARRA, Università di Bologna

    Mutations that cause resistance to cancer - BRUCE BEUTLER, University of Texas Southwestern Medical Center, Dallas, USA (Premio Nobel per la Medicina 2011)

    Nel video domande dal pubblico al Prof. CLAUDIO MARRA, Università di Bologna - Cinema e scienza - GIACOMO MANZOLI, Università di Bologna

    Tecniche diagnostiche e patrimonio culturale: un ecosistema fertile - Discutono: FRANCESCA CASADIO, The Art Institute of Chicago e GENNARO MARINO, Professore Emerito Università degli Studi di Napoli Federico II, Accademia Nazionale dei Lincei

    Il Cantico degli Uccelli. Il confronto di due visioni mistiche del 1200: dalla poesia persiana islamica di 'Attâr alla predicazione leggendaria di San Francesco, attraverso le più suggestive illustrazioni delle due civiltà. MICHAEL BARRY, American University of Afghanistan

    Immaginazione e tecnologia come soluzioni per i misteri della vita - ANTONIO IAVARONE, Columbia University, New York, USA

    Matematica e bellezza - ANTONINO ZICHICHI, Professore Emerito Università degli Studi di Bologna - Commiato finale del Presidente Biogem ORTENSIO ZECCHINO

    Esperti da 27 Paesi discutono del rapporto reni-cervello a Biogem

    Sarà un’ideale continuazione delle ‘Due Culture’ il primo incontro in presenza, ma fruibile anche da remoto attraverso la piattaforma GoToMeeting, del gruppo di studio internazionale istituito nell’ambito del progetto CONNECT. Il convegno, in programma lunedì 19 e martedì 20 settembre nella sede di Biogem ad Ariano Irpino, farà quindi conoscere anche ai non addetti ai lavori il progetto CONNECT, finanziato dal programma  europeo Horizon 2020 e finalizzato a impostare e coordinare la ricerca sul deterioramento cognitivo nella malattia renale cronica. L’iniziativa, fortemente voluta dal direttore scientifico dell’Istituto irpino, Giovambattista Capasso, si gioverà della presenza di illustri relatori europei ed extraeuropei, oltre ad alcuni tra i più affermati nefrologi del nostro Paese, come il professore Giuseppe Remuzzi, chiamato a tenere la lezione introduttiva. Accanto a lui, neurologi di chiara fama, come il professore  Gioacchino Tedeschi, Past President della Società Italiana di Neurologia, ma anche noti neurobiologi, tra cui il professore Gianvito Martino, direttore scientifico del San Raffaele di Milano, che ci parlerà di un argomento affascinante ed eticamente molto complesso quale l’utilizzo delle cellule staminali cerebrali. Nel corso della due giorni non mancheranno, in pieno spirito da ‘due culture’, interventi di impianto più marcatamente umanistico, come quello del presidente di Biogem, Ortensio Zecchino.

    Un approccio, questo, alla base dell’intera attività del centro di ricerca irpino, protagonista di primo piano nel progetto CONNECT, in quanto sede degli esperimenti preclinici e punto di raccolta per eventuali esami molecolari su liquidi biologici, grazie anche alla costituenda biobanca.
    ‘’In tutto il mondo – spiega il professore Capasso – si registra un aumento del numero di pazienti con malattia renale cronica (MRC) e il miglioramento delle terapie, che pure ha permesso un allungamento dell'aspettativa di vita, si accompagna ad un aumento delle comorbidità, incluse quelle neurologiche’’. ‘’Tra queste, particolarmente disabilitante è una riduzione della capacità cognitiva (MCI), molto frequente nei  pazienti con MRC in fase avanzata, ma presente anche nella sua fase iniziale’’. 

    ‘’Nel progetto CONNECT – chiarisce ancora Capasso - sono coinvolti nefrologi e neurologi , neuroscienziati e fisiologi renali, genetisti, biologi molecolari, geriatri e bioinformatici provenienti da 27 Paesi, di cui due extraeuropei, che, nel corso del convegno a Biogem, presenteranno i risultati ottenuti negli ultimi anni, discutendo inoltre delle azioni da intraprendere nel prossimo futuro. Tra queste, spiccano lo scambio di giovani ricercatori tra i vari centri coinvolti nel progetto, l’organizzazione di una summer school per formare nuove figure professionali in grado di gestire la complessità della patologia, e soprattutto, la partecipazione del gruppo CONNECT a call per progetti europei’’.
    ‘’Al momento – sottolinea infine il professore Capasso - ci sono tre idee progettuali in campo, incentrate: sulla messa a punto di nuove tecnologie per diagnosticare e seguire il decadimento cognitivo nei pazienti con MRC; sulla problematica della capacità cognitiva nei pazienti trapiantati ; sullo studio del ruolo della funzione renale nel determinare gli effetti neurologici a lungo termine del COVID19,  la cosiddetta nebbia cerebrale’’.

    CONNECT

    Ettore Zecchino

    Studiosi da tutto il mondo si interrogano sui rapporti tra arte e scienza a Biogem

    Parte oggi la quattordicesima edizione del meeting ‘Le Due Culture’, in programma fino a domenica prossima presso la sede di Biogem, ad Ariano Irpino, e incentrato, quest’anno, sui rapporti tra arte e scienza. I lavori, fruibili anche in diretta streaming sul canale YouTube Biogem Istituto, saranno introdotti alle 16:00 dal presidente del centro di ricerca irpino, Ortensio Zecchino, che, come sempre, traccerà un bilancio delle più recenti attività di Biogem, seguito dal professore Marco Di Capua, dell’Accademia di belle arti di Napoli, impegnato in una ‘lectio magistralis’ volta ad analizzare lo sguardo dell’arte sulla natura.
    A seguire, i due fisici Antonio Ereditato e Franco Cervelli proveranno a dimostrare che arte e scienza sono molto più simili tra loro di quanto normalmente si è disposti a credere. Come confermerà l’artista Ettore De Conciliis, presentando, in serata, la sua mostra di pittura, un’immersione in poetiche rappresentazioni paesaggistiche.

    Anche questa volta spicca, nel lungo elenco dei protagonisti, la figura di un Nobel, l’immunologo statunitense Bruce Beutler, premiato per la Fisiologia e la Medicina nel 2011,  insieme a Jules A. Hoffmann e Ralph M. Steinman, “per le loro scoperte relative all’attivazione dell’immunità innata’’. Il professore Beutler, in video-conferenza, risponderà alle domande dei presenti sulle mutazioni che causano la resistenza al cancro, argomento della sua relazione, in programma sabato 17 alle ore 17:30.

    L’attualità busserà alle porte del meeting domani pomeriggio, quando, sempre alle 16:00 (orario di inizio per tutte le sessioni pomeridiane) l’ambasciatore Cosimo Risi intervisterà il suo collega Vincenzo Grassi e l’accademico Settimio Stallone sull’’Europa che verrà dopo il conflitto russo-ucraino’.
    Un grande europeo, il neuro-biologo francese Jean-Pierre Changeux, terrà, subito dopo, una lezione dall’evocativo titolo ‘The Connectomics of Conscious Processing: from the Molecular to the Cultural Level (Arts and Science)’. L’intensissimo pomeriggio di giovedì sarà chiuso dallo scrittore napoletano Maurizio De Giovanni, che, in video-conferenza, proverà a ‘’raccontare una città che si racconta’’. Sempre giovedì partirà il programma serale del meeting, quest’anno impreziosito dalla direzione artistica del maestro Nazzareno Carusi, celebre musicista e grande amico di Biogem. Spazio, dunque, alle note del pianista Giuseppe Albanese.
    La giornata di venerdì si aprirà sotto il segno di Leonardo da Vinci, con un ideale viaggio ‘’nella scienza prima della scienza’’, accompagnati dal direttore della Pinacoteca Ambrosiana, monsignore Alberto Rocca. Il tema della creazione tra scienza e arte sarà analizzato subito dopo dal biochimico ed accademico dei Lincei, Ernesto Carafoli, seguito da un approfondimento sul ‘Mosè’ di Michelangelo e l’interpretazione offerta da Sigmund Freud del mitico personaggio biblico, realizzato dal professore David Meghnagi, studioso di psicologia della religione e di storia delle religioni. Il programma serale prevede l’esibizione di tre giovanissime: la poetessa Imperatrice Bruno, la violinista Giulia Rimonda e la pianista Luna Costantini, impegnate in un artistico dialogo interdisciplinare.
    Le arti contemporanee faranno da cornice, sabato pomeriggio, al già ricordato intervento del Premio Nobel Bruce Beutler, anticipato da una conferenza sulla ‘’fotografia a cavallo delle due culture’’, e seguito da un intervento sui rapporti tra scienza e cinema, tenuti, rispettivamente, da Claudio Marra e Giacomo Manzoli, entrambi docenti dell’Università di Bologna. Allo stesso Manzoli toccherà aprire il programma serale, incentrato ancora sul cinema e vivacizzato dalla proiezione di sequenze filmiche, montate dal ‘compositor’ di effetti visivi Stefano Argenziano e commentate dallo storico delle istituzioni Francesco Di Donato e dal giornalista Antonio Fiore.
    La full immersion domenicale prevede anche una sessione mattutina, a partire dalle 11:00, con Francesca Casadio (Art Institute of Chicago) e Gennaro Marino (professore emerito dell’Università Federico II di Napoli), impegnati in un dibattito dal titolo ‘Tecniche diagnostiche e patrimonio culturale: un ecosistema fertile’.
    Di respiro internazionale sarà anche l’incipit pomeridiano, grazie alla presenza del cosmopolita Michael Barry, che metterà a confronto la poesia persiana di ’Attâr con la predicazione leggendaria di San Francesco. Dell'‘immaginazione e della tecnologia come soluzioni per i misteri della vita’ parlerà, invece, Antonio Iavarone, in trasferta a Biogem dal Columbia University Medical Centre di New York. 
    La chiusura del meeting, prima dell’assegnazione del Premio Letterario ‘Maria Antonia Gervasio’ e dell’intervento di commiato del presidente Zecchino, è affidata a due stelle della scienza italiana: Giuseppe Remuzzi, che guiderà i presenti ‘’alla ricerca delle impronte del signor Neanderthal’; e Antonino Zichichi, chiamato a esprimere il suo pensiero in merito ai rapporti tra la matematica e la bellezza. Entrambe sicuramente presenti nelle note di Bach, Chopin e Rachmaninoff, che risuoneranno in sala grazie al pianista Antonio Gomena, giovane talento arianese, di ritorno da una serie di concerti internazionali.

     

    Ettore Zecchino

    L’enigma della coscienza in un convegno internazionale a Biogem

    Un dialogo interdisciplinare tra biologia, filosofia e medicina, incentrato sul tema della coscienza, si svolgerà nella sede di Biogem, ad Ariano Irpino, il pomeriggio del 13 settembrea partire dalle ore 16:00. L’evento è di fatto un prologo del meeting le ‘Due Culture’, in programma dal 14 al 18 settembre, e punta a stimolare la discussione su uno tra i più affascinanti temi della ricerca scientifica e del dibattuto culturale in senso ampio, capace di impattare direttamente sul modo in cui concepiamo noi stessi e gli altri.

    Gli aspetti filosofici ed etici saranno analizzati dalla professoressa Angela Ales Bello, del Centro Italiano di Ricerche Fenomenologiche di Roma, e dalla sua collega Kathinka Evers, dell’Università svedese di Uppsala, pioniera della neuroetica contemporanea e del dialogo tra filosofia e neuroscienze. Il professore Jean-Pierre Changeux, dell’Istituto Pasteur di Parigi, tra gli scienziati viventi di maggior peso a livello internazionale e fondatore di una delle più accreditate teorie scientifiche della coscienza, illustrerà, invece, gli aspetti biologici della questione. Il docente dell’Università Statale di Milano, Marcello Massimini, impegnato da anni nella ricerca clinica su pazienti con disordini della coscienza, si concentrerà, infine, sui risvolti medici del tema.
    I lavori saranno introdotti e coordinati dal responsabile dell’Unità di Ricerca Scienza e Società di Biogem, Michele Farisco, coinvolto nel programma europeo ‘The Human Brain Project’, che, tra l’altro, punta a far avanzare le conoscenze scientifiche e teoriche sulle basi cerebrali della coscienza.
    L’evento prevede interventi sia in italiano sia in inglese, con servizio di traduzione simultanea, e potrà essere seguito anche online sulla piattaforma GoToMeeting, all’indirizzo https://meet.goto.com/332943173

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    Ettore Zecchino

    consciousness conference biogem

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