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    Ricercatrice di Biogem premiata due volte al PhD Day dell’Università Vanvitelli

    La dottoressa indiana Pratiksha Kavade è stata selezionata per la presentazione orale del suo progetto di dottorato in Medicina Traslazionale e, a seguito della presentazione, ha ricevuto sia il premio per la migliore ricerca riservato ai dottorandi stranieri, deciso dalla commissione docente esaminatrice, sia quello assegnato direttamente dai colleghi dottorandi del corso di Medicina Traslazionale dell’Università Vanvitelli. La consegna di tali riconoscimenti è avvenuta il 17 dicembre, presso la sede dell’Ateneo, a Napoli, nel corso del PhD Day, momento di confronto e condivisione di conoscenze ed esperienze tra dottorandi.

    Il progetto di ricerca premiato mira a scoprire, in particolare, i meccanismi molecolari attraverso i quali il gene CBX2 influenza l’organogenesi in zebrafish, un piccolo pesce d’acqua dolce, che è un ottimo modello per tali studi. Attraverso l’inattivazione del trascritto di CBX2, la dottoressa Kavade ha potuto dimostrare in vivo come un regolatore epigenetico chiave quale CBX2  governa specificamente l’espressione genica durante le prime fasi dello sviluppo.

    Le applicazioni di questo lavoro, realizzato all’interno del laboratorio di Epigenetica di Biogem, diretto dai professori Lucia Altucci e Vincenzo Carafa, si annunciano di grande portata. In ballo ci sarebbero, infatti, un avanzamento delle conoscenze in biologia dello sviluppo e la messa in luce di disturbi congeniti legati a disfunzioni del gene CBX2.

    <<Più in generale – sottolinea la professoressa Altucci – questo studio potrebbe consentirci di ampliare la comprensione dei meccanismi di regolazione epigenetica del nostro corpo, in condizioni sia di buona salute sia di malattia>>.

    Pratiksha Kavade, da oltre due anni quotidianamente impegnata nei laboratori di Biogem, ha avuto il supporto scientifico della professoressa Concetta Ambrosino, responsabile dell’area di ricerca Modelli Animali e Cellulari Geneticamente Modificati, e del personale dell’area che coordina. Un apporto fondamentale che conferma la valenza ‘corale’ dei principali studi realizzati nel centro di ricerca arianese, sempre più attrattore di cervelli provenienti da ogni angolo del mondo.

     

    Ettore Zecchino

    Studio di Biogem suggerisce una possibile terapia contro il glioblastoma

    La ricerca, coordinata dal professore Michele Caraglia, responsabile del Laboratorio di Oncologia Molecolare e di Precisione di Biogem, ha messo in luce l’uso innovativo di nanoparticelle per veicolare microRNA (miRNA) come potenziale trattamento per il glioblastoma, uno dei tumori cerebrali primari più aggressivi. Il lavoro, svolto dalla dottoressa Marianna Abate (Biogem) e dalla professoressa Silvia Zappavigna (Università della Campania L. Vanvitelli), coadiuvate dai professori Giuseppe De Rosa e Virginia Campani (Dipartimento di Farmacia Università Federico II) e dai dottori Carlo Leonetti e Manuela Porru (Istituto Superiore di Sanità), riguarda, in particolare, il glioblastoma multiforme, che rappresenta il 54% di tutti i gliomi, con un’incidenza del 15% su tutti i tumori cerebrali primari negli adulti. Una neoplasia fatale, caratterizzata, solitamente, da una sopravvivenza mediana di soli 15 mesi dal momento della diagnosi.

    <<Nonostante i progressi nella caratterizzazione molecolare del glioblastoma - osserva Marianna Abate – il trattamento non è ancora personalizzato e si basa su un protocollo che prevede una resezione chirurgica e, a seguire, radioterapia e chemioterapia, quest’ultima successivamente ripetuta, con una prognosi, purtroppo, infausta>>. <<Grazie a questo nostro studio – precisa la dottoressa Abate – abbiamo invece sviluppato una terapia combinata a base di miRNA, miR-603 e miR-221, aventi come bersaglio l’enzima O6-metilguanina metil transferasi (MGMT), un enzima di riparo del DNA che induce chemio-resistenza>>.

    <<Gli studi condotti in vitro – rivela ancora la dottoressa Abate - hanno dimostrato la biocompatibilità delle formulazioni di nanoparticelle utilizzate e l’effetto sinergico del trattamento combinato con il chemioterapico. Le indagini eseguite su modello animale di glioblastoma hanno riscontrato, in particolare, un aumento della sopravvivenza degli animali pari a circa il 30%. È stato infatti possibile osservare, dopo appena quattro settimane di trattamento, una stabilizzazione della malattia nel 66% dei casi esaminati>>.

    <<Obiettivo del lavoro da me coordinato – conferma il professore Caraglia - è proporre una strategia terapeutica innovativa per il trattamento del glioblastoma>> e <<i risultati emersi – assicura infine il professore - rappresentano una speranza concreta per migliorare gli esiti clinici dei pazienti affetti da questa forma devastante di cancro>>.

     

    Ettore Zecchino

    La grande musica di Ludovica e Beatrice Rana per il Natale 2024 a Biogem

    Il concerto, in programma sabato 14 dicembre, alle ore 17:30, è un fiore all’occhiello di “Biogem Musica”, rassegna giunta alla seconda edizione, ideata e diretta dal maestro Nazzareno Carusi e dedicata alla memoria del grande storico della musica e scrittore napoletano Paolo Isotta. 

    Le sorelle salentine Ludovica (violoncello) e Beatrice (pianoforte) Rana suoneranno insieme due opere tra le più belle del grande repertorio cameristico romantico tedesco: la Sonata op. 38 di Johannes Brahms e la Sonata op. 58 di Felix Mendelssohn.

    Il concerto segna un ulteriore importante appuntamento per Biogem Musica, già onorata, nel recente passato, dalla partecipazione delle due straordinarie musiciste che, nell’ambito della loro tournée nelle maggiori capitali della musica italiane e straniere, hanno voluto assicurare la loro presenza anche ad Ariano Irpino.

    Ludovica e Beatrice Rana si confermano, quindi, tra le più assidue sostenitrici di Biogem e della sua “mission” di centro di ricerca in biologia e genetica molecolare, ma costantemente aperto all’interconnessione tra tutti i rami della conoscenza e della creatività umane.

     

    Ettore Zecchino

     

    SorelleRANA

    Biogem promuove in Europa un suo brevetto per la diagnosi del carcinoma laringeo

    Il biosensore, efficace anche per la rilevazione di diverse altre patologie umane, è stato ideato, agli inizi del 2023, dal laboratorio di Oncologia Molecolare e di Precisione di Biogem (Ariano Irpino), diretto dal professore Michele Caraglia, e sarà presentato a Lille, nel corso della tredicesima edizione di Biofit, uno degli eventi più importanti a livello europeo nel settore delle scienze della vita. Il meeting francese, in programma il 3 e il 4 dicembre e incentrato sulla promozione del trasferimento tecnologico, punta ad avvicinare il settore della ricerca a quello industriale e ad incentivare la creazione di reti tra gli attori pubblici e privati del settore. Un obiettivo sempre perseguito da Biogem, a Lille rappresentato dal suo Responsabile Marketing Internazionale, Michele Farisco, che ha già ‘prenotato’ oltre trenta incontri con rappresentanti di istituti e aziende del settore biotecnologico, presenti alla due giorni dicembrina.

    <<Il biosensore da noi inventato – dichiara il professore Caraglia – rappresenta un supporto analitico usa-e-getta e a basso costo, è costituito da nanofibre elettrospinnate ed è diretto verso miRNA target rilevanti nella diagnosi e nella prognosi di varie patologie>>.
    Ideato da un team di ricercatori comprendente, tra gli altri, oltre allo stesso Caraglia, le dottoresse Marianna Scrima e Alessia Maria Cossu (sempre dell’area di ricerca oncologica di Biogem), i ricercatori del CNR Luca De Stefano, Ilaria Rea e Sara Martino e la professoressa Gabriella Misso dell’Università Vanvitelli, il nuovo brevetto, essenzialmente rivolto al mercato biomedicale e della salute, soprattutto al comparto oncologico, <<può vantare – sottolinea ancora Caraglia - costi di produzione piuttosto bassi e tecnologie di fabbricazione compatibili con la grande produzione industriale>>.
    <<La kermesse di Lille – scommette Michele Farisco – sarà la vetrina ideale per promuovere anche i servizi preclinici di Biogem, soprattutto quelli relativi ai test su potenziali nuovi farmaci, realizzati dal nostro Centro di Saggio>>. <<Una struttura – sottolinea infine lo stesso Farisco – all’avanguardia, quanto meno in riferimento all’Italia meridionale, per la produzione di proteine ed anticorpi e per i numerosi studi di efficacia su modelli oncologici cellulari in vitro e su modelli animali>>.

     

    Ettore Zecchino

    Serata evento con fiati e pianoforte a Biogem Musica

    Un duo di top player italiani, Andrea Oliva al flauto e Francesco Di Rosa all’oboe, accompagnati al pianoforte dalla bravissima Désirée Scuccuglia, per la seconda serata di Biogem Musica 2024-2025, in programma lunedì 25 novembre, alle 19:00, nell’Aula Magna ‘Emanuele’ dell’Istituto arianese. Il repertorio sarà tutto francese, comprendendo composizioni di Camille Saint-Saëns, Francis Poulenc, Hyacinthe Klosè e Jules Demersseman.
    Oliva e De Rosa, celebri prime parti soliste dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, sono annoverati dalla critica internazionale tra i più importanti musicisti di oggi. Il concerto riproporrà incantevoli atmosfere dei due secoli scorsi, alternando brani di compositori molto noti al grande pubblico, come Saint-Saëns e Poulenc, a specialisti dei singoli strumenti, come Klosè e Demersseman, accomunati dall’origine transalpina.

    
I tre artisti Oliva, Di Rosa e Scuccuglia rappresentano una novità solo relativa per Biogem Musica, che li ha già ospitati in occasione di due diversi concerti, nell’edizione scorsa. Il loro ritorno ad Ariano Irpino conferma, quindi, l’attrattività e il credito di cui gode, in ambito nazionale, la rassegna ideata e diretta dal maestro Nazzareno Carusi, non a caso presente nelle rassegne stampa di alcune tra le principali istituzioni musicali italiane.

    Ettore Zecchino

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