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    Esperti da 27 Paesi discutono del rapporto reni-cervello a Biogem

    Sarà un’ideale continuazione delle ‘Due Culture’ il primo incontro in presenza, ma fruibile anche da remoto attraverso la piattaforma GoToMeeting, del gruppo di studio internazionale istituito nell’ambito del progetto CONNECT. Il convegno, in programma lunedì 19 e martedì 20 settembre nella sede di Biogem ad Ariano Irpino, farà quindi conoscere anche ai non addetti ai lavori il progetto CONNECT, finanziato dal programma  europeo Horizon 2020 e finalizzato a impostare e coordinare la ricerca sul deterioramento cognitivo nella malattia renale cronica. L’iniziativa, fortemente voluta dal direttore scientifico dell’Istituto irpino, Giovambattista Capasso, si gioverà della presenza di illustri relatori europei ed extraeuropei, oltre ad alcuni tra i più affermati nefrologi del nostro Paese, come il professore Giuseppe Remuzzi, chiamato a tenere la lezione introduttiva. Accanto a lui, neurologi di chiara fama, come il professore  Gioacchino Tedeschi, Past President della Società Italiana di Neurologia, ma anche noti neurobiologi, tra cui il professore Gianvito Martino, direttore scientifico del San Raffaele di Milano, che ci parlerà di un argomento affascinante ed eticamente molto complesso quale l’utilizzo delle cellule staminali cerebrali. Nel corso della due giorni non mancheranno, in pieno spirito da ‘due culture’, interventi di impianto più marcatamente umanistico, come quello del presidente di Biogem, Ortensio Zecchino.

    Un approccio, questo, alla base dell’intera attività del centro di ricerca irpino, protagonista di primo piano nel progetto CONNECT, in quanto sede degli esperimenti preclinici e punto di raccolta per eventuali esami molecolari su liquidi biologici, grazie anche alla costituenda biobanca.
    ‘’In tutto il mondo – spiega il professore Capasso – si registra un aumento del numero di pazienti con malattia renale cronica (MRC) e il miglioramento delle terapie, che pure ha permesso un allungamento dell'aspettativa di vita, si accompagna ad un aumento delle comorbidità, incluse quelle neurologiche’’. ‘’Tra queste, particolarmente disabilitante è una riduzione della capacità cognitiva (MCI), molto frequente nei  pazienti con MRC in fase avanzata, ma presente anche nella sua fase iniziale’’. 

    ‘’Nel progetto CONNECT – chiarisce ancora Capasso - sono coinvolti nefrologi e neurologi , neuroscienziati e fisiologi renali, genetisti, biologi molecolari, geriatri e bioinformatici provenienti da 27 Paesi, di cui due extraeuropei, che, nel corso del convegno a Biogem, presenteranno i risultati ottenuti negli ultimi anni, discutendo inoltre delle azioni da intraprendere nel prossimo futuro. Tra queste, spiccano lo scambio di giovani ricercatori tra i vari centri coinvolti nel progetto, l’organizzazione di una summer school per formare nuove figure professionali in grado di gestire la complessità della patologia, e soprattutto, la partecipazione del gruppo CONNECT a call per progetti europei’’.
    ‘’Al momento – sottolinea infine il professore Capasso - ci sono tre idee progettuali in campo, incentrate: sulla messa a punto di nuove tecnologie per diagnosticare e seguire il decadimento cognitivo nei pazienti con MRC; sulla problematica della capacità cognitiva nei pazienti trapiantati ; sullo studio del ruolo della funzione renale nel determinare gli effetti neurologici a lungo termine del COVID19,  la cosiddetta nebbia cerebrale’’.

    CONNECT

    Ettore Zecchino

    Studiosi da tutto il mondo si interrogano sui rapporti tra arte e scienza a Biogem

    Parte oggi la quattordicesima edizione del meeting ‘Le Due Culture’, in programma fino a domenica prossima presso la sede di Biogem, ad Ariano Irpino, e incentrato, quest’anno, sui rapporti tra arte e scienza. I lavori, fruibili anche in diretta streaming sul canale YouTube Biogem Istituto, saranno introdotti alle 16:00 dal presidente del centro di ricerca irpino, Ortensio Zecchino, che, come sempre, traccerà un bilancio delle più recenti attività di Biogem, seguito dal professore Marco Di Capua, dell’Accademia di belle arti di Napoli, impegnato in una ‘lectio magistralis’ volta ad analizzare lo sguardo dell’arte sulla natura.
    A seguire, i due fisici Antonio Ereditato e Franco Cervelli proveranno a dimostrare che arte e scienza sono molto più simili tra loro di quanto normalmente si è disposti a credere. Come confermerà l’artista Ettore De Conciliis, presentando, in serata, la sua mostra di pittura, un’immersione in poetiche rappresentazioni paesaggistiche.

    Anche questa volta spicca, nel lungo elenco dei protagonisti, la figura di un Nobel, l’immunologo statunitense Bruce Beutler, premiato per la Fisiologia e la Medicina nel 2011,  insieme a Jules A. Hoffmann e Ralph M. Steinman, “per le loro scoperte relative all’attivazione dell’immunità innata’’. Il professore Beutler, in video-conferenza, risponderà alle domande dei presenti sulle mutazioni che causano la resistenza al cancro, argomento della sua relazione, in programma sabato 17 alle ore 17:30.

    L’attualità busserà alle porte del meeting domani pomeriggio, quando, sempre alle 16:00 (orario di inizio per tutte le sessioni pomeridiane) l’ambasciatore Cosimo Risi intervisterà il suo collega Vincenzo Grassi e l’accademico Settimio Stallone sull’’Europa che verrà dopo il conflitto russo-ucraino’.
    Un grande europeo, il neuro-biologo francese Jean-Pierre Changeux, terrà, subito dopo, una lezione dall’evocativo titolo ‘The Connectomics of Conscious Processing: from the Molecular to the Cultural Level (Arts and Science)’. L’intensissimo pomeriggio di giovedì sarà chiuso dallo scrittore napoletano Maurizio De Giovanni, che, in video-conferenza, proverà a ‘’raccontare una città che si racconta’’. Sempre giovedì partirà il programma serale del meeting, quest’anno impreziosito dalla direzione artistica del maestro Nazzareno Carusi, celebre musicista e grande amico di Biogem. Spazio, dunque, alle note del pianista Giuseppe Albanese.
    La giornata di venerdì si aprirà sotto il segno di Leonardo da Vinci, con un ideale viaggio ‘’nella scienza prima della scienza’’, accompagnati dal direttore della Pinacoteca Ambrosiana, monsignore Alberto Rocca. Il tema della creazione tra scienza e arte sarà analizzato subito dopo dal biochimico ed accademico dei Lincei, Ernesto Carafoli, seguito da un approfondimento sul ‘Mosè’ di Michelangelo e l’interpretazione offerta da Sigmund Freud del mitico personaggio biblico, realizzato dal professore David Meghnagi, studioso di psicologia della religione e di storia delle religioni. Il programma serale prevede l’esibizione di tre giovanissime: la poetessa Imperatrice Bruno, la violinista Giulia Rimonda e la pianista Luna Costantini, impegnate in un artistico dialogo interdisciplinare.
    Le arti contemporanee faranno da cornice, sabato pomeriggio, al già ricordato intervento del Premio Nobel Bruce Beutler, anticipato da una conferenza sulla ‘’fotografia a cavallo delle due culture’’, e seguito da un intervento sui rapporti tra scienza e cinema, tenuti, rispettivamente, da Claudio Marra e Giacomo Manzoli, entrambi docenti dell’Università di Bologna. Allo stesso Manzoli toccherà aprire il programma serale, incentrato ancora sul cinema e vivacizzato dalla proiezione di sequenze filmiche, montate dal ‘compositor’ di effetti visivi Stefano Argenziano e commentate dallo storico delle istituzioni Francesco Di Donato e dal giornalista Antonio Fiore.
    La full immersion domenicale prevede anche una sessione mattutina, a partire dalle 11:00, con Francesca Casadio (Art Institute of Chicago) e Gennaro Marino (professore emerito dell’Università Federico II di Napoli), impegnati in un dibattito dal titolo ‘Tecniche diagnostiche e patrimonio culturale: un ecosistema fertile’.
    Di respiro internazionale sarà anche l’incipit pomeridiano, grazie alla presenza del cosmopolita Michael Barry, che metterà a confronto la poesia persiana di ’Attâr con la predicazione leggendaria di San Francesco. Dell'‘immaginazione e della tecnologia come soluzioni per i misteri della vita’ parlerà, invece, Antonio Iavarone, in trasferta a Biogem dal Columbia University Medical Centre di New York. 
    La chiusura del meeting, prima dell’assegnazione del Premio Letterario ‘Maria Antonia Gervasio’ e dell’intervento di commiato del presidente Zecchino, è affidata a due stelle della scienza italiana: Giuseppe Remuzzi, che guiderà i presenti ‘’alla ricerca delle impronte del signor Neanderthal’; e Antonino Zichichi, chiamato a esprimere il suo pensiero in merito ai rapporti tra la matematica e la bellezza. Entrambe sicuramente presenti nelle note di Bach, Chopin e Rachmaninoff, che risuoneranno in sala grazie al pianista Antonio Gomena, giovane talento arianese, di ritorno da una serie di concerti internazionali.

     

    Ettore Zecchino

    L’enigma della coscienza in un convegno internazionale a Biogem

    Un dialogo interdisciplinare tra biologia, filosofia e medicina, incentrato sul tema della coscienza, si svolgerà nella sede di Biogem, ad Ariano Irpino, il pomeriggio del 13 settembrea partire dalle ore 16:00. L’evento è di fatto un prologo del meeting le ‘Due Culture’, in programma dal 14 al 18 settembre, e punta a stimolare la discussione su uno tra i più affascinanti temi della ricerca scientifica e del dibattuto culturale in senso ampio, capace di impattare direttamente sul modo in cui concepiamo noi stessi e gli altri.

    Gli aspetti filosofici ed etici saranno analizzati dalla professoressa Angela Ales Bello, del Centro Italiano di Ricerche Fenomenologiche di Roma, e dalla sua collega Kathinka Evers, dell’Università svedese di Uppsala, pioniera della neuroetica contemporanea e del dialogo tra filosofia e neuroscienze. Il professore Jean-Pierre Changeux, dell’Istituto Pasteur di Parigi, tra gli scienziati viventi di maggior peso a livello internazionale e fondatore di una delle più accreditate teorie scientifiche della coscienza, illustrerà, invece, gli aspetti biologici della questione. Il docente dell’Università Statale di Milano, Marcello Massimini, impegnato da anni nella ricerca clinica su pazienti con disordini della coscienza, si concentrerà, infine, sui risvolti medici del tema.
    I lavori saranno introdotti e coordinati dal responsabile dell’Unità di Ricerca Scienza e Società di Biogem, Michele Farisco, coinvolto nel programma europeo ‘The Human Brain Project’, che, tra l’altro, punta a far avanzare le conoscenze scientifiche e teoriche sulle basi cerebrali della coscienza.
    L’evento prevede interventi sia in italiano sia in inglese, con servizio di traduzione simultanea, e potrà essere seguito anche online sulla piattaforma GoToMeeting, all’indirizzo https://meet.goto.com/332943173

    Per informazioni Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

    Ettore Zecchino

    consciousness conference biogem

    La staminalità e il suo 'alter ego' nel seminario di Geppino Falco

    Un’esplorazione approfondita dei meccanismi molecolari più frequentemente impiegati dalle staminali per bilanciare il differenziamento cellulare e l’affascinante ipotesi di una loro ‘adozione’, finalizzata a testare la terapia differenziativa, costituiranno il perno del prossimo seminario di Biogem, tenuto dal professore Geppino Falco, responsabile del laboratorio di Staminalità e Rigenerazione Cellulare dell’Istituto irpino. L’incontro è in programma giovedì 8 settembre alle ore 14:30, in video-conferenza al link https://meet.goto.com/878289853 .
    ‘’Molti geni coinvolti nella biologia del cancro – premette il professore Falco - sono stati originariamente identificati per il loro ruolo nello sviluppo embrionale, mentre le analogie tra cancro e sviluppo sono evidenti a molti livelli’’. ‘’Al microscopio – dettaglia Falco - i tessuti cancerosi appaiono spesso come masse indifferenziate, con alcuni tipi di tumore caratterizzati da un'organizzazione tissutale embrionale’’. Da un altro lato, ‘’l'aumento della mobilità delle cellule malate, all’origine dell'invasione locale o delle metastasi, ricorda il comportamento migratorio tenuto dalle stesse cellule, durante lo sviluppo’’. ‘’A livello molecolare – sostiene ancora Falco - è stato dimostrato che i tessuti maligni e quelli in via di sviluppo condividono I principali pathway di signaling cellular, l'attività dei fattori di trascrizione, la regolazione della struttura della cromatina e la stabilità del DNA’’.

    Nuove speranze per il trattamento dei tumori maligni sono state alimentate dall'uso di ‘terapie differenzianti’ che utilizzano l'acido retinoico all-trans (ATRA), anche se – mette in guardia il professore Falco – ‘’il fallimento di questo approccio rimane elevato, a causa dell'insorgenza di resistenza primaria o acquisita al trattamento con ATRA’’. ‘’La mancanza di modelli sperimentali adeguati per la caratterizzazione delle basi molecolari della resistenza all'acido retinoico all-trans ostacola, quindi, il successo della terapia differenziante’’.
    ‘’Recentemente – chiosa con ottimismo il professore Falco - abbiamo scoperto una nuova via molecolare attivata nelle cellule staminali embrionali quiescenti (ESC), che agisce come feedback negativo al trattamento con ATRA, consentendo alle cellule staminali di bloccare le vie di differenziazione’’.

     

    Ettore Zecchino

     

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    La danza classica tra arte e scienza alle Due Culture di Biogem

    Sarà un convegno di presentazione del libro della professoressa Flavia Pappacena ‘La danza classica tra arte e scienza’ il primo appuntamento settembrino delle ‘Due Culture’ di Biogem. L’evento, in programma, lunedì 5, a partire dalle ore 18:00, può contare sulla partecipazione dell’autrice del testo, accompagnata dal suo curatore Valerio Basciano, e, a seguire, prevede un’esibizione a tema della matematica e danzatrice acrobatica, Erica Occhionero.  La serata terminerà con un ‘dialogo a due voci’, tra la viola di Andrea De Martino, e il violino di Riccardo Zamuner, su musiche di Bach, Mozart, Sibelius, Haendel, Halvorsen, a sancire un avvio spumeggiante per un mese intensissimo sul fronte della convegnistica a Biogem.
    Pubblicato per la prima volta nel 2014 e giunto alla terza edizione, ‘La danza classica tra arte e scienza’ propone un originale percorso di conoscenza dove concetti teorici, aspetti stilistici e problematiche tecniche sono affrontati con uno sguardo trasversale. Nel testo – anticipa il professore Basciano - l'ispirazione ai grandi maestri del passato e i numerosi riferimenti alle arti visive e all'anatomia sono accompagnati da un ricco corredo iconografico, che comprende oltre 400 illustrazioni (molte a colori), selezionate tra disegni, stampe d’epoca, immagini d’archivio e fotografie didattiche, realizzate appositamente’’.
    ‘’Dalle tavole anatomiche di Andrea Vesalio (1542) ai dipinti di Raffaello, dai disegni di Leonardo Da Vinci ai figurini del manuale di danza di Agrippina Vaganova, tutto – nota infine Basciano - parla al lettore con un linguaggio vivo e diretto, che si traduce, nel danzatore, in una esecuzione consapevole e densa di conoscenza’’.

    E' raccomandato l'uso della mascherina in sala conferenze.

    Ettore Zecchino

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