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ISO 9001:2015 Certificate number: IT331780
Il Progetto conferma la collaborazione tra l’Istituto irpino e l’Opera Nazionale Assistenza Orfani Sanitari Italiani, finalizzata alla realizzazione di un corso di formazione, della durata di almeno quattro settimane, da tenere presso la sede di Biogem. La riapertura del bando sposta al 21 agosto il termine ultimo di presentazione della domanda, e fa slittare al periodo compreso tra il 4 settembre e il 30 ottobre 2023 lo svolgimento dei corsi, in programma ad Ariano Irpino, nella sede del centro di ricerca. Gli studenti ONAOSI saranno selezionati, fino a un massimo di quattro, da una Commissione mista, costituita da personale di Biogem e della Fondazione perugina. Sono ammessi a partecipare gli studenti iscritti per il corrente anno accademico 2022/2023 e in regola con il corso di studi, al: terzo, quarto, quinto e sesto anno del corso di laurea magistrale in Medicina e Chirurgia; al terzo anno dei corsi di laurea triennale afferenti alle classi di laurea in Scienze Biologiche e Biotecnologie; al primo e secondo anno dei corsi di laurea magistrale biennale afferenti alle classi di laurea in Biologia e Biotecnologie.
Biogem, in particolare, mette a disposizione degli studenti ONAOSI quattro internships per la partecipazione a progetti di ricerca in nefrologia traslazionale, epigenetica medica, interazione tra geni e ambiente, bioinformatica e biologia computazionale. In caso di posti residui potranno essere prese in considerazione le domande dei figli (non assistiti) dei sanitari regolari contribuenti della Fondazione. La partecipazione al Progetto è gratuita e comprensiva di formazione, tutorato, vitto e alloggio. Per gli studenti assistiti è inoltre prevista l'erogazione di un contributo onnicomprensivo di mille euro.
L’obiettivo del Progetto è quello di proporre agli studenti ONAOSI un’attività di ricerca di laboratorio in campo medico e biologico, con l’affiancamento e la supervisione di tutor aziendali Biogem. Al termine del Progetto verrà rilasciato dallo stesso centro di ricerca un attestato finale ai partecipanti.
Ettore Zecchino
La relazione, tenuta dal dottore Silvio Settembrini, Responsabile dell'Unità Operativa di Diabetologia e Malattie Metaboliche Centro Diabetologico C 4 (ASL Napoli 1 Centro), avrà come titolo ‘’La transizione epitelio-mesenchimale renale come target di nefro-protezione farmacologica’’. Il seminario, in programma giovedì 13 luglio, alle ore 12:00, presso la sede dell'Istituto, ad Ariano Irpino, sarà fruibile anche in videoconferenza, al link https://meet.goto.com/959552845.
Alla base dell'incontro di studio ci sarà la malattia renale cronica (CKD), messa in relazione con la sua causa principale, il diabete mellito di tipo 1 o 2, ma anche con alcuni farmaci innovativi, capaci di intervenire sull’evoluzione del danno renale e cardiovascolare. ‘’I diabetici – chiarisce subito Settembrini – hanno un rischio doppio di andare incontro ad insufficienza renale rispetto a chi non soffre di questa patologia''. ''Alcuni nuovi farmaci, tra i quali, in particolare, le gliflozine, si sono tuttavia dimostrati in grado di abbattere del 40% il rischio di progressione della nefropatia diabetica verso il grado più avanzato di insufficienza renale, che impone la dialisi o il trapianto, riuscendo inoltre ad interferire sui meccanismi di transizione cellulare che portano al danno renale anatomico e funzionale’’. ‘’Dunque – continua l’endocrinologo napoletano – la transizione epitelio-mesenchimale renale può essere oggi inquadrata come target di nefro-protezione farmacologica’’. ‘’Ricerche mirate agli aspetti molecolari e cellulari – dichiara infine fiducioso lo stesso Settembrini – potranno chiarire ulteriormente i meccanismi farmaco-dinamici alla base della protezione renale di questi farmaci innovativi’’.
Ettore Zecchino
Si aprirà con i saluti istituzionali del Ministro della Salute, Orazio Schillaci, la quindicesima edizione del meeting simbolo di Biogem, in programma ad Ariano Irpino, dal 6 al 10 settembre, anche in videoconferenza.
L’evento sarà introdotto da una relazione del presidente dell’Istituto, Ortensio Zecchino, cui seguirà la ‘lectio magistralis’ ‘Il pianeta delle piante’, del professore Stefano Mancuso, uno dei massimi esperti del mondo verde in Italia. La giornata proseguirà con un inquadramento filosofico del tema portante del meeting, grazie a un intervento del professore Eugenio Mazzarella, che si interrogherà sul nostro ‘’essere al mondo come un noi ambientato’’. ‘Verde, Barocco e Blu’ è il titolo della mostra del pittore italiano Giovanni Tommasi Ferroni, in programma nella prima sezione serale del meeting.
Un approccio all’ambiente rilanciato, in un ambito più specialistico, nel corso del pomeriggio successivo, quando, in videoconferenza, alle ore 16:00, la professoressa Luisella Battaglia, bioeticista da sempre sensibile ai temi green, metterà a confronto le prospettive attuali nel dibattito culturale italiano sulla tutela dell’ambiente. Sarà poi affidato a Fabrizio Zichichi (Phibro LLC: Chief Operating Officer) il tema caldo della transizione energetica, tra idrogeno e anidride carbonica, mentre un punto di vista tutto economico sarà offerto dal professore Luigi Paganetto, che relazionerà su ambiente e green deal.
Fra musica e parole si disimpegnerà, infine, in un rapido cambio di scenario, ormai preserale, lo scrittore Maurizio De Giovanni, accompagnato dalla voce di Emanuela Loffredo, dalla chitarra di Maurizio Pica e dal mandolino di Michele De Martino.
Del verde nei giardini storici parlerà, nella relazione introduttiva di venerdì 8 settembre, alle ore 16:00, il direttore dell’Orto Botanico di Napoli, Paolo Caputo, seguito dall’ex Rettore dell’Università Roma Tre, Mario Panizza, che individuerà e analizzerà alcune città dal cuore verde. Per finire con il Direttore dell’Istituto Mario Negri, Giuseppe Remuzzi, che chiamando in causa direttamente la classe medica, focalizzerà il suo intervento sul legame strettissimo tra le scelte alimentari e la salute, sia quella individuale delle persone sia quella del Pianeta in cui abitiamo.
Di agricoltura e alimentazione sostenibili ci si occuperà il giorno successivo, alle 16:00, con un'intervista al docente dell’Università di Palermo, Francesco Sottile, realizzata da Bruno Gambacorta, giornalista Rai, ideatore e conduttore di Eat Parade.
Un fuori tema, purtroppo inevitabile anche quest’anno, riguarderà la perdurante crisi geopolitica mondiale. Alle 17:30, in una sorta di osservatorio internazionale, l’ambasciatore Cosimo Risi intervisterà il collega Pasquale D’Avino, in passato al timone della diplomazia italiana in Kazakistan e in Kirghizistan. Coprotagonista di questo spazio, dedicato, in particolare, alla condizione attuale dell’Europa nel triangolo Cina-Russia-Stati Uniti, sarà il professore Giuseppe Noschese, Consigliere scientifico della Marina Militare Italiana e Presidente IDMA (International Disaster Medicina Association).
La lunghissima giornata finale si aprirà alle 11:00, quando l’ingegnere arianese Mario Vernacchia presenterà un innovativo progetto di trasporto urbano, alimentato ad idrogeno.
Subito dopo, la professoressa Paola Villani proporrà una poetica relazione, dal titolo ‘La Luna tra Copernico, Galilei e Leopardi e l’utopia di un pianeta senza uomini’.
L'ultimo intervento della mattinata è previsto in videoconferenza e sarà tenuto dal professore Michael Barry, dell’American University of Afghanistan, che proporrà una lezione a cavallo tra più civiltà e religioni, dal titolo ‘Lignum Vitae: L’albero della Vita, l’Erba dell’Immortalità, la Fonte della Gioventù nelle mitologie universali’.
Nel pomeriggio, la vera e propria sessione conclusiva del meeting vedrà il ritorno, dalla lontana Cina, e, in particolare, dalla Zhejiang University di Hangzhou, di Paolo Vincenzo Genovese, che giungerà a Biogem per un’analisi critica del concetto di città verdi e comunità sostenibili.
Un inedito di questa edizione delle Due Culture è, invece, lo sdoppiamento dei ruoli per il maestro Nazzareno Carusi, direttore artistico delle serate del meeting e debuttante sul tavolo dei relatori, con una conferenza sul rapporto tra musica e natura. Un rapporto che, non a caso, trasparirà anche nelle note serali, affidate al violino di Giulia Rimonda e al pianoforte del ‘genius loci’ Antonio Gomena, come dell’affermato collega italo-svedese Olaf John Laneri.
Il gran finale è anche un grande bis, concesso a Biogem dal Premio Nobel per la Medicina Martin Chalfie, quest’anno in presenza, con una relazione dal titolo ‘Science and human rights’.
Nell'intervento di chiusura, il presidente Ortensio Zecchino anticiperà, come sempre, il tema principale dell'edizione 2024 delle 'Due Culture'.
Ettore Zecchino
Un seminario del professore Antonio Feliciello sui meccanismi di controllo della proteostasi cellulare nei tumori umani è in programma ad Ariano Irpino, nella sede di Biogem, martedì 4 luglio, alle 12:00. Nel corso dell’incontro, fruibile anche in videoconferenza al link https://meet.goto.com/160344997, il professore Feliciello, patologo dell’Università ‘Federico II’ di Napoli, darà conto dei suoi studi, condotti nell’ateneo partenopeo, e, ancor prima, in prestigiosi centri statunitensi, su alcuni dei meccanismi molecolari che controllano la crescita e la progressione tumorale. La sua analisi partirà dalla regolazione del turnover delle proteine da parte del sistema ubiquitina-proteasoma (UPS), come importante meccanismo di controllo per la crescita e lo sviluppo di diversi tumori umani aggressivi, tra cui il glioblastoma umano (GBM).
‘’Abbiamo identificato – anticipa Feliciello - una E3 ubiquitina ligasi (praja2) come importante componente dell’UPS e nuovo marcatore tumorale del GBM, capace di regolare in modo dinamico diverse attività delle cellule tumorali, tra cui la crescita e il metabolismo glicolitico, la sintesi proteica, la senescenza cellulare e l’autofagia’’.
‘’Allo scopo di inibire tale circuito nel GBM – sottolinea lo stesso docente - abbiamo sviluppato una strategia innovativa, basata sulla somministrazione endovenosa di nanoparticelle lipidiche (SANPs), in grado di veicolare piccole molecole di RNA che bloccano la sintesi di praja2 nella specifica sede tumorale’’.
‘’I risultati – assicura infine lo stesso Feliciello - dimostrano che le SANPs attraversano la barriera ematoencefalica, raggiungono le cellule tumorali ed inibiscono in modo significativo la crescita del tumore, aumentando la sopravvivenza degli animali trattati e delineando, contemporaneamente, una strategia di ‘drug delivery’ in grado di direzionare farmaci a bersaglio specifico nel tessuto tumorale’’.
Ettore Zecchino
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