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    Al via progetto di formazione Biogem-Fondazione ONAOSI

    Tirocini gratuiti, in programma dal 19 giugno al 4 agosto 2023, saranno garantiti dall’Istituto irpino a cinque studenti, assistiti dall’Opera Nazionale Assistenza Orfani Sanitari Italiani, con sede a Perugia. Il progetto è rivolto, in particolare, a giovani provenienti dal quarto e quinto anno dei corsi di laurea magistrale in Medicina e Chirurgia, dal terzo anno dei corsi di laurea triennale in Scienze Biologiche e Biotecnologie e dal primo e secondo anno dei corsi di laurea magistrale biennale in Biologia e Biotecnologie. Ai cinque studenti, selezionati da una Commissione costituita da membri di Biogem e della Fondazione ONAOSI e che dovranno essere in regola con il corso di studi, verrà offerta la partecipazione a progetti di ricerca in oncologia molecolare, nefrologia traslazionale, epigenetica medica, interazione tra geni e ambiente, bioinformatica e biologia computazionale.

    Le attività di ricerca e di formazione si svolgeranno presso la sede di Biogem, con l’affiancamento e la supervisione di tutor del centro di ricerca. Al termine del Progetto verrà rilasciato un attestato ai partecipanti.

    Ettore Zecchino

    Full immersion nell’epopea della Serenissima alle Due Culture di Biogem

    Sarà ‘L’Arsenale di Venezia. Una storia produttiva (secoli XIII-XVIII)’, di Francesco Gaglianò, il prossimo libro presentato nell’ambito delle Due Culture di Biogem. Il convegno, in programma lunedì 22 maggio, alle ore 16:00, nella sede dell’Istituto irpino, conterà sulla presenza dell’autore, Francesco Gaglianò, Dirigente d’impresa, con esperienze in aziende di caratura internazionale, quali IVECO e Fiat Powertrain Technologies. Introdotto e coordinato dal giornalista e scrittore Generoso Picone, il meeting prevede la partecipazione di due docenti dell’Università del Sannio: la professoressa Gilda Antonelli, Ordinario di Organizzazione Aziendale; e la sua collega Vittoria Ferrandino, a sua volta Ordinario di Storia Economica.
    La presentazione del libro sarà l’occasione per un viaggio virtuale, lungo sei secoli, dai primi passi duecenteschi, fino al 1797, all’interno del più grande complesso produttivo dell’Europa preindustriale. Al centro degli interventi, l’approccio fortemente ‘lavoristico’, privilegiato dall’autore, che, nel testo, si è concentrato sulle funzioni fondamentali dell’Arsenale:  dalla gestione del personale alla sua formazione; dalla progettazione navale alla produzione; dall’approvvigionamento dei materiali alla logistica interna. Argomenti che, pur calati in un preciso, sia pur ampio contesto storico, dall’autore minuziosamente descritto, consentono confronti con le fabbriche odierne, alla ricerca delle inevitabili differenze, ma anche di insospettabili similarità.
    Il libro – assicura il dottore Gaglianò – va anche oltre, esaminando le tradizioni marinare mondiali, la navigazione e il suo sviluppo scientifico, ma anche le connessioni fra tecnica e scienza (con un focus sui rapporti tra l'Arsenale e Galilei). E ancora, le plurisecolari vicende della Serenissima, in un contesto storico, segnato, nel suo complesso, dalla graduale ascesa di quella realtà culturale e materiale che noi conosciamo come Europa.


    Ettore Zecchino

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    Michele Farisco firma un numero speciale dell’American Journal of Bioethics-Neuroscience

    Il tema affidato al responsabile dell’Unità Scienza e Società di Biogem è l’etica della coscienza, trattato in cinque articoli a firma di studiosi internazionali di bioetica, neuroetica ed etica dell’Intelligenza Artificiale. A questi si aggiungono 35 commenti scritti da ricercatori di diversi Paesi e ambiti disciplinari.

    Dalla corposa serie di relazioni emerge con chiarezza che, nonostante i grandi progressi degli ultimi anni, come l’identificazione dei meccanismi cerebrali necessari per l’esperienza cosciente o lo sviluppo di tecnologie che hanno consentito di migliorare la diagnosi e la prognosi degli stati comatosi, la ricerca scientifica, medica e filosofica sulla coscienza è ancora caratterizzata da numerose difficoltà e incognite. ‘’L’empasse che ne consegue – afferma Farisco - è sia una questione teorica (per esempio, un’inadeguata definizione dell’oggetto), sia una questione di interpretazione dei dati empirici’’. ‘’Il punto cruciale – precisa lo stesso Farisco - è l’assenza di una cornice teorica condivisa, cosicché l’interpretazione dei dati non è uniforme e dà luogo a differenti modelli concettuali. Una diversità che ha anche delle implicazioni etiche’’.

    Il numero appena pubblicato dell’American Journal of Bioethics – Neuroscience punta a definire lo stato dell’arte su alcune di queste questioni. Nello specifico, i temi trattati sono il rapporto tra coscienza e stato morale, la coscienza “estesa” tramite la tecnologia (si pensi al metaverso) e quella artificiale, ma anche la possibile coscienza degli organoidi cerebrali e le conseguenze derivanti dall’utilizzo di psichedelici per curare il morbo di Alzheimer.

    Il prestigioso ruolo di coordinamento editoriale del dottore Farisco segna un ulteriore passo in avanti dei suoi studi sulla coscienza e su tutte le possibili implicazioni scientifiche, teoriche ed etiche. Temi in larga parte confluiti in un suo volume, che sarà pubblicato nei prossimi mesi dalla Rubbettino Editore, per la collana ‘Le Due Culture’ di Biogem.

     

    Ettore Zecchino

     

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    Donata alla Fondazione Biogem la Biblioteca Felice Mazza

    L’annuncio è stato dato dal suo ultimo proprietario, il dottore Emerico Maria Mazza, durante la presentazione del volume ‘Libertà’, della collana editoriale ‘Le due culture’ di Biogem, tenutasi nell’attuale sede della biblioteca. Oltre alla raccolta originaria, la donazione include i molti libri recentemente acquisiti del fondo ‘Scapati’ e annovera importanti esemplari di tutte le epoche, da un incunabolo a diverse cinquecentine, oltre a collane di prestigio, come l’opera omnia del celebre poeta arianese Pietro Paolo Parzanese.
    ‘’Si tratta – rivela il dottore Mazza – di una imponente raccolta libraria dell’omonima famiglia arianese, conservata e notevolmente ampliata, con ‘ingente studio e cenobitica pazienza’, dall’erudito Felice Mazza, nell’arco della sua quasi centenaria vita, a cavallo dei due secoli scorsi’’.
    Il presidente di Biogem, Ortensio Zecchino, grato per la decisione comunicata dal dottore Mazza, ha voluto precisare che ‘’la biblioteca sarà trasferita interamente nella sede dell’Istituto di ricerca, avendo cura di includere, replicando integralmente l’attuale sistemazione, anche le vetrine e le pregevoli scaffalature lignee che la impreziosiscono’’.‘’Grazie a questo lascito – ha aggiunto Zecchino – la biblioteca della Fondazione Biogem, costantemente aperta alla fruizione di tutti, potrà contare su circa 18mila volumi, delle varie branche del sapere, rafforzando la nostra vocazione a diventare, per il territorio e non solo, un centro di irradiazione delle ‘due culture’, ben oltre il meeting settembrino’’. 
    La cerimonia pubblica di inaugurazione e presentazione della nuova biblioteca, dati i tempi tecnici di allestimento e trasferimento, è prevista nella tarda primavera.

     

    Ettore Zecchino

    Davide Risso al prossimo seminario UniNa di biologia computazionale

    Un focus sulle reti di associazioni geniche attraverso dati di sequenziamento di  RNA a singola cellula, utilizzando un modello grafico, sarà alla base del prossimo seminario di biologia computazionale dell’Università ‘Federico II’ di Napoli, con il supporto di Biogem. La lezione, tenuta dal professore dell’Università di Padova, Davide Risso, il 31 marzo alle ore 15:00, sarà fruibile in videoconferenza al link https://bit.ly/3TOXP32 .Punto di partenza dell’approfondimento di Risso sarà la constatazione dell'importanza del concetto di rete in biologia e della sua capacità di rappresentare le interazioni, pur nell’assenza di una definizione formale di ciò che i collegamenti rappresentano nella rete.
    ‘’In questo seminario – annuncia Davide Risso – mostrerò come i modelli grafici probabilistici rappresentino la giusta modalità per rappresentare le interdipendenze tra geni’’. ‘’Rifletterò – aggiunge infine il professore patavino – su come l’apprendimento di questa metodologia di ricerca potrà garantirci innovative intuizioni biologiche’’.

    Ettore Zecchino

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