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    Biogem interroga Federico Monga sulle prospettive del PNRR per il Sud

    Sarà la sfida delle infrastrutture, e su tutte, dell’Alta Capacità-Alta Velocità Na-Ba, quella da non perdere per il Mezzogiorno, nell’ambito del PNNR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), in fase di attuazione. Ne è convinto il direttore del quotidiano ‘Il Mattino’, Federico Monga, che, invitato dal presidente di Biogem, Ortensio Zecchino, al convegno ‘PNNR e Mezzogiorno: tra speranze e timori’, svoltosi nella sede del centro di ricerca irpino, ha posto l’accento su un percorso programmatico già avviato negli anni scorsi. Monga, in particolare, si è detto fiducioso nella possibilità, per il Mezzogiorno, di completare, con l’Alta Velocità, ‘’un formidabile processo di ammodernamento’’, già in atto nel resto del Paese, e paragonato, come fenomeno sociale, alla realizzazione della rete autostradale nei decenni passati. Tassello importante in questo percorso diventa la stazione in Valle Ufita, che, con l’annessa piattaforma logistica, si candida a  ‘’cambiare le sorti di una parte del Paese’’.
    Lo stesso ottimismo non è emerso nell’analisi su altre voci dello strumento finanziario europeo. Criteri come la spesa storica, l’angustia di una tempistica inadeguata alle consolidate incapacità progettuali del Mezzogiorno, amplificate dalle enormi ristrettezze economiche dei Comuni, fanno invocare ‘’un ente centrale capace di governare questo processo, colmando le carenze’’.  Pensando a un gap atavico del Sud su un tema sociale cruciale quale quello degli asili nido, non risolto dal PNNR, Monga si scaglia contro il criterio della spesa storica, che avvantaggia chi già dispone del servizio, intercettando il timore del presidente Zecchino sulla ‘’non corrispondenza dei fatti alle parole’’, ma anche sull’incapacità  del Meridione di essere all’altezza della sfida.  Soprattutto su temi quali la rivoluzione ecologica e la digitalizzazione, da affrontare, secondo Monga, ‘’colmando le carenze professionali a monte’’, e non affidandosi sempre (ad esempio, per i servizi sociali), al meccanismo del bando, ‘’una gara’’ rispetto alla quale ‘’il Mezzogiorno parte comunque svantaggiato’’. 
    ‘’Questo Paese – riflette il torinese Monga - si era già scollato’’, a causa di una conoscenza generale solo ‘’stereotipata del Mezzogiorno’’, da parte delle classi dirigenti del Centro-Nord. Nel frattempo, 'Il Mattino', prossimo a compiere i 130 anni, e pur definito da Zecchino ‘’la voce del Sud’’, è, per il suo direttore, una voce troppo debole’’. Al contrario, la televisione può fare molto per un’unità sociale’’ prima che economica del Paese, ma solo a patto di far raccontare il Mezzogiorno da chi si impegna a ‘’toccarlo con mano’’. 
    ‘’La cattiva abitudine’’ del Sud per Monga non è tanto il ‘’piagnonismo’’, evocato dal presidente Zecchino, quanto ‘’l’alto tasso di litigiosità e di campanilismo’’, al quale contrappone esempi contrari nella sua Torino, o nella Milano in attesa delle Olimpiadi invernali. E se è vero che ‘’ci sono più Sud, diversi tra loro’’, va comunque ‘’fatta sentire una voce sola’’ contro ‘’la trazione politica nord-centrica’’ che ha accettato finanche il reddito di cittadinanza ‘’come una specie di oppio per le genti del Mezzogiorno’’, pur sapendo che ‘’il riequilibrio non si fa con l’assistenza’’.
    ‘’Il Mezzogiorno – sentenzia Monga - deve fare autocritica per la classe politica scelta in questi anni’’, di qualità inferiore rispetto al Nord, pur in un’involuzione generale. Concetto già chiarito da Zecchino, secondo il quale nel Settentrione il fenomeno ‘’ha conosciuto supplenze sociali’’, mentre noi ‘’continuiamo ad essere ‘’il retaggio di una società senza Stato’’, per di più privati di quei partiti che almeno ‘’frenavano gli individualismi e realizzavano ‘’momenti di aggregazione ed armonizzazione’’.‘’Il gap del Mezzogiorno – continua Zecchino – è anche quello delle strutture del sapere’’, per sette secoli limitate, in ambito accademico, alla ‘’gloriosa Università ‘Federico II’ di Napoli’’, mentre la battaglia per un vero riequilibrio ‘’si vince con la ricerca’’, come già precedentemente chiarito dal direttore scientifico di Biogem, Giovanbattista Capasso.
    Stimolato dai molti interventi in sala, il direttore Monga ha poi puntato l’indice sulla carenza di infrastrutture per il turismo, ma anche sulla precarietà dei ‘’servizi alla ricerca, che per gli studenti non sono un orpello (internet, trasporti, mense, sicurezza sociale)’’.   
    ‘’Se i ragazzi non li trattiene più nessuno’’, ammette infine  Monga, riprendendo altri interventi in sala - dobbiamo ‘’creare le condizioni per attrarre giovani risorse’’, perché ‘’la competitività tra i territori, come quella tra le generazioni, è uno dei grandi temi del prossimo futuro’’.
    E Biogem, che, secondo quanto annunciato dal presidente Zecchino si avvia, tra l’altro, a un potenziamento delle sue attività di ricerca in ambito virologico, è da tempo in prima linea su questo fronte.

    Ettore Zecchino

    Corsi di meccanica quantistica alle 'Due Culture' di Biogem

    Sarà il fisico di fama internazionale Antonio Ereditato, attualmente ‘Visiting Professor’ presso l’Università di Yale (USA), il protagonista di ‘Zitto e calcola. Corso Introduttivo di meccanica quantistica per studenti principianti, ma curiosi’, in programma nei prossimi 21, 22 e 23 marzo, nella sede arianese dell’Istituto. La nuova iniziativa del centro di ricerca irpino nasce all’interno della rassegna le ‘Due Culture’ 2022, per la prima volta in programma continuativamente per l’intero anno.
    Il seminario punta a realizzare un percorso sintetico e, nei limiti del possibile, divulgativo, nel suggestivo mondo della fisica dei quanti, nato dall’esigenza di spiegare fenomeni naturali, relativi principalmente alla struttura intima della materia (l’atomo e i suoi costituenti), non interpretabili da quella che oggi chiamiamo fisica classica di fine ‘800.
    ‘’La meccanica quantistica – anticipa il professore Ereditato – si è sviluppata tra il 1920 e il 1930, e costituisce uno strumento potente per spiegare la fisica del microcosmo, determinando, inoltre, una devastante rivoluzione per il nostro stesso modo di pensare, dal punto di vista scientifico, ma anche filosofico’’. Nel corso si cercherà di ‘’limitare al massimo il formalismo e gli aspetti matematici’’, insistendo ‘’sulla fenomenologia e sulle evidenze sperimentali’’.
    ‘’La fisica dei quanti – garantisce infine Ereditato – è oggi verificata da una miriade di esperimenti ed è un mezzo affidabile per la comprensione qualitativa della natura’’, anche se, ‘’sui principi profondi alla sua base, il dibattito scientifico è ancora aperto, lasciando presagire, per il futuro, interessantissimi sviluppi’’.

     

    Ettore Zecchino

     

    Biogem fisica quantistica

    Focus su biologia computazionale e genesi tumori in seminario UniNa

    Le ricerche sugli oncogeni di Serena Nick Zainal, dell’Università di Cambridge, animeranno il prossimo seminario di biologia computazionale dell’Università di Napoli ‘Federico II’, supportato da Biogem, che si svolgerà il prossimo venerdì 4 marzo, in diretta streaming. Nella sua relazione la studiosa del prestigioso ateneo britannico evidenzierà che ‘’le firme (signature) mutazionali sono le impronte dei danni del DNA e dei suoi processi di riparazione, attivati nella fase iniziale di un tumore’’.

    ‘’In questa conferenza – anticipa Serena Nick Zainal – analizzerò i meccanismi alla base dei processi mutazionali nelle cellule somatiche umane e descriverò i risultati che abbiamo ottenuto attraverso la combinazione di analisi computazionali ed esperimenti su sistemi cellulari’’.

    ‘’Mostreremo – ha aggiunto infine Serena Nick Zainal - come sono stati sviluppati algoritmi clinici basati sulle firme mutazionali, descrivendo il percorso intrapreso per convertire i dati genomici in strumenti di cura, ed evidenziando alcuni ostacoli da superare in questo tipo di ricerca traslazionale’’.

     

    Ettore Zecchino

     

    nik zainal BIOGEM

    Le ‘Due Culture’ protagoniste tutto l’anno a Biogem

    Sarà il direttore del quotidiano ‘Il Mattino’, Federico Monga, a inaugurare, nel corso di un convegno sul PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) e il Mezzogiorno, in programma il prossimo 3 marzo presso il centro di ricerca irpino, la quattordicesima edizione de ‘Le Due Culture’, il cui tema principale sarà ‘Arte e Scienze’. Novità assoluta della manifestazione sarà la dilatazione temporale degli eventi in programma. Il meeting ‘principale’, quest’anno previsto dal 15 al 18 di settembre, sarà infatti preceduto e seguito da numerosi eventi accomunati dalla stessa tematica, in modo da spalmare dibattiti e riflessioni lungo tutto l’anno.

    Si parte, quindi, giovedì 3 marzo, con una relazione di Federico Monga, trasmessa anche in diretta streaming (come tutti gli appuntamenti delle Due Culture), sulle speranze e i timori relativi al PNRR, ormai in fase di attuazione. Nella stessa sede toccherà al presidente di Biogem, Ortensio Zecchino, rivelare le linee guida di una programmazione ancora ‘aperta’.

    Seguirà, il successivo 19 marzo, la presentazione del libro ‘Una profezia per l’Italia. Ritorno al Sud’, di Ernesto Galli della Loggia e Aldo Schiavone, alla presenza degli autori, moderati dal Direttore Marco Demarco.
    Due giorni dopo, il 21 marzo, sarà la volta di 'Corso introduttivo di meccanica quantistica per studenti principianti ma curiosi…’, ciclo seminariale di tre giorni (dal 21 al 23 marzo), a cura di Antonio Ereditato, Professore Emerito dell’Università di Berna, e immancabile protagonista alle ‘Due Culture’ di Biogem.

    Il programma prevede poi l’allestimento, presso la sede arianese dell’Istituto, di una mostra personale del maestro Ettore de Conciliis, visitabile da giugno a settembre.
    Un altro libro, ‘La danza classica tra arte e scienza’, di Flavia Pappacena, sarà presentato il 5 settembre, in una giornata arricchita da un’esibizione di Alessandra Amato, etoile presso il ‘Teatro dell’Opera’ di Roma e della pianista Antonella De Vinco.
    Il convegno sarà una sorta di prologo al meeting settembrino, quest’anno previsto da giovedì 15 a domenica 18 settembre e introdotto, dopo i saluti del Presidente Zecchino, da una relazione del Professore Giuseppe Remuzzi, Direttore dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche ‘Mario Negri’. Il secondo intervento, sempre nella giornata inaugurale del 15 settembre, toccherà al docente dello IULM di Milano, Vincenzo Trione, impegnato sul tema ‘Le arti tra mondo e oltremondo: dai social agli NFT’. La giornata inaugurale, tradizionalmente molto ricca, si concluderà con una lectio magistralis di Ettore De Conciliis su ‘La pittura e la sezione aurea’.

    Sarà, invece, ‘Leonardo in Ambrosiana. La scienza prima della scienza’, ad aprire i lavori di venerdì 16 settembre. L’omaggio al genio di Vinci è affidato al Dottore della Veneranda Biblioteca Ambrosiana, monsignore Alberto Rocca, chiamato in causa come Direttore della Pinacoteca della celebre istituzione milanese. Maggiore spazio alle scienze dure potrà venire dal secondo intervento in scaletta, che coinvolgerà il bio-chimico Ernesto Carafoli, Professore Emerito ETH Zurigo e Accademico Nazionale dei Lincei. La serata avrà poi una chiusura più spiccatamente umanistica e sarà centrata sulla figura di Mosè, snodo cruciale di un enigmatico rapporto arte-scienza, secondo l’interpretazione di due grandi protagonisti della storia, come Michelangelo e Freud. Il suggestivo tema sarà sviluppato dal Professore di Psicologia dell’Università di ‘Roma Tre’, David Meghnagi.

    Nella mattinata di sabato, presentazione del volume ‘Odi et Amo. Dalle ambiguità percettive al pensiero quantistico’, con protagonisti l’autore, il Professore Emerito del ‘Politecnico’ di Milano, Giuseppe Caglioti, e i suoi coautori Tatiana Tchouvileva e Luigi Cocchiarella, accompagnati dal prefatore Giorgio Benedek. Ricchissimo il parterre pomeridiano, con lo storico della fotografia, Claudio Marra, e lo storico del cinema, Giacomo Manzoli, entrambi dell’Università di Bologna, che precederanno l’attesissimo ‘Premio Nobel per la Medicina’ 2011, Bruce Beutler, attualmente Direttore del centro di genetica dell’‘University of Texas Southwestern Medical Center’.

    La giornata di chiusura del meeting, domenica 18 settembre, verrà animata dal neuro-scienziato dell’’Istituto Pasteur’ di Parigi, Jean-Pierre Changeux, e dall’astrofisico di fama mondiale, Antonino Zichichi, Professore Emerito dell’’Università di Bologna’, chiamato all’intervento conclusivo.

    Anche l’edizione 2022 del meeting prevede serate dedicate alla grande arte non solo musicale, che da quest’anno il presidente Zecchino ha affidato alla direzione artistica del maestro Nazzareno Carusi.

    L’Istituto arianese diventerà infine sede espositiva della mostra ‘Art&Science Across Italy’, realizzata in collaborazione con l’’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare’, e visitabile nei mesi di ottobre e novembre.

     

    Ettore Zecchino

    Studi Biogem su organoidi presentati da televisione nazionale

    Vetrina Rai per il centro di ricerca scientifica arianese grazie alla partecipazione del professore Geppino Falco al noto programma di informazione medica ‘Elisir’, condotto da Michele Mirabella e  Benedetta Rinaldi. Nel corso della trasmissione, in onda su Rai3, il docente federiciano ha infatti citato gli studi che l’istituto irpino sta effettuando sulla biomedicina dei tumori, in partnership con altri centri di ricerca e università. Anche nella veste di Responsabile del Laboratorio di Staminalità e Rigenerazione Tissutale di Biogem, Falco si è soffermato, in particolare, sulle ricerche condotte tramite organoidi nel settore delle neoplasie gastriche. L’argomento, sviscerato all’interno di un’ampia disamina sul tema dell’invecchiamento cellulare, ha suscitato la curiosità dei conduttori di ‘Elisir’, giustificando l’annuncio di un nuovo approfondimento televisivo.
    A Biogem è quindi partito il conto alla rovescia per ospitare la troupe di una delle trasmissioni di più consolidato successo in materia di divulgazione medico-scientifica nel nostro Paese.

     

    Ettore Zecchino

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