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    Da Biogem nuove prospettive di ricerca su sindrome ultra-rara

    Uno studio internazionale, a prima firma Yoko Suzumoto, e pubblicato sulla rivista specialistica Intractable & Rare Diseases Research, descrive l’evoluzione sintomatologica nella transizione dall’età infantile a quella adulta di pazienti affetti dalla ultra-rara sindrome EAST/SeSAME. La ricerca parte dall’analisi di uno dei più ampi gruppi di pazienti adulti affetti da questa condizione, e ne descrive l’evoluzione dei sintomi renali e neurologici nel tempo. ‘’Segni prognostici più sfavorevoli dal punto di vista renale – spiega la ricercatrice giapponese del laboratorio di Nefrologia Traslazionale di Biogem - correlano principalmente con mutazioni che limitano drasticamente la funzione del gene causa di malattia, ovvero le mutazioni cosiddette troncanti del gene KCNJ10’’. ‘’La severità e la frequenza di crisi epilettiche che pure segna fortemente questa condizione – continua Suzumoto -sembra ridursi con l’età, indipendentemente dal tipo di mutazione causa di malattia’’. ‘’Grazie alla possibilità di generare modelli tridimensionali della proteina funzionante e di quella mutata – dichiara la ricercatrice nipponica- è stato possibile mettere a fuoco il difetto funzionale alla base della patologia’’.‘’Un approccio traslazionale del genere – fa infine notare la Suzumoto - è il primo passo per disegnare nuovi approcci farmacologici diretti alla causa della malattia’’.
    La ricerca internazionale ha visto la partecipazione attiva del laboratorio di Nefrologia Traslazionale di Biogem, con il professore Francesco Trepiccione, e il coordinatore Giovambattista Capasso, direttore scientifico di Biogem.

     

    Ettore Zecchino

    Nuovi approcci per validazione target terapeutici in seminario UniNa con Andrea Califano

    Un insieme di metodologie computazionali sperimentali basate sull’analisi di reti biologiche per l’identificazione e la validazione di una classe di target terapeutici sarà alla base del prossimo seminario di biologia computazionale dell'Università di Napoli Federico II, sponsorizzato da Biogem. Protagonista dell’incontro, in programma in streaming, è il professore della Columbia University, Andrea Califano, profondo conoscitore di alcune proteine, autentiche ‘master regulator’, la cui attività irregolare è responsabile del mantenimento di specifici stati cellulari del tumore. Oggetto del convegno sono particolari metodologie alla base del test Onco Treat, certificato dalle autorità americane, che utilizza dei saggi farmacologici su larga scala per identificare sistematicamente molecole e combinazioni di farmaci, capaci di bloccare l’attività di tali proteine. Un approccio, questo, efficace nell’80% delle sperimentazioni in vivo su xenotrapianti derivati da pazienti, per i quali i protocolli standard non avevano funzionato.

    L’intervento del professore Califano, un vero pioniere nella biologia dei sistemi, intende mostrare il dettaglio di questi nuovi approcci, discutendo, in particolare, del loro utilizzo per l'identificazione e la validazione di molecole in grado di bloccare le cellule progenitrici staminali nell'adenocarcinoma della mammella, ma anche il loro ruolo nel trattamento di specifici sottotipi trascrizionali del glioblastoma.

    LOCANDINA

     

    Ettore Zecchino

    Biogem sperimenta vaccino a uso veterinario anti antrace

    Passerà per Ariano Irpino la prima linea nella lotta alla temibile patologia batterica veterinaria, trasmissibile anche all’uomo. Lo sancisce un accordo tra Biogem e l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Puglia e della Basilicata, Centro di Referenza Nazionale Antrace (Ce.R.N.A.), e struttura inserita nell’ambito dei laboratori di riferimento OMS. L’intesa, siglata tra il direttore generale dell’Istituto pugliese, Antonio Fasanella, e il presidente del centro irpino, Ortensio Zecchino, ha durata triennale, e comprende la sperimentazione del vaccino ad uso veterinario “STERNE 34F2”. L’attività di ricerca sarà svolta utilizzando come modelli animali i conigli.
    La partnership scientifica, nata da un’intuizione dell’area marketing del centro di ricerca irpino, consentirà all’Istituto Zooprofilattico, autorizzato dal Ministero della Salute alla produzione di farmaci per uso veterinario, e situato nella vicina Foggia, di avvalersi di un ampio stabulario, abilitato a operare in modalità BPL (Buona Pratica di Laboratorio).
    L’introduzione del vaccino Sterne rientra nei programmi di miglioramento del sistema di sorveglianza e controllo del carbonchio (antrace) in Italia, divenuti prioritari a seguito del forte impatto sulla opinione pubblica, determinato dagli attacchi bioterroristici negli USA del 2001. Il vaccino Sterne, utilizzabile per tutte le specie da reddito, consente un notevole abbattimento dei costi di produzione. La dose impiegata risulta infatti di più facile somministrazione e può contribuire a ridurre gli errori legati ai dosaggi molto bassi, che caratterizzavano i prodotti precedentemente utilizzati. L’uso del vaccino Sterne facilita infine le prove di identificazione previste dalla Farmacopea Europea per il controllo di qualità sul prodotto finito, condotte con metodi classici.

     

    Ettore Zecchino 

    Convegno in memoria di Paolo Isotta nel nome di Totò

    Biogem si affida ad Antonio De Curtis, per l’occasione aureolato, come ideale voce narrante di un omaggio al grande musicologo partenopeo, da poco scomparso. E lo fa, presentando, insieme alla casa editrice Marsilio, ‘San Totò’, l’ultima fatica saggistico-letteraria dello stesso Isotta, deceduto prima della sua pubblicazione. A parlare del principe della risata, una nutrita schiera di accademici della sua Napoli, dal giurista Antonio Palma, alla letterata Emma Giammattei, al rettore Lucio D’Alessandro, insieme al genovese-napoletano Dino Cofrancesco, decurtisiano di stretta osservanza. L’incontro, presentato dalla vice-presidente di Marsilio Editori, Emanuela Bassetti, e dal presidente di Biogem, Ortensio Zecchino, punta a ricordare Paolo Isotta, divulgando la sua recente propensione per una scrittura a tutto tondo, lontana da quell’arioso specialismo musicale, che pure gli aveva dato un posto di primo piano nel panorama culturale italiano e non solo. Il libro su Totò sarebbe stato infatti per Isotta, la definitiva conferma di un nuovo inizio, che, superati i 70 anni, lo avrebbe dovuto portare nel mare aperto di una saggistica sempre più letteraria e sempre più svincolata dalla sua amata musica. Un cambio di passo ulteriore, in una vita mai scontata, ma con una certezza, tra le poche, di un’anima inquieta quale quella di Isotta, rappresentata dalla sua Napoli, fonte permanente di ispirazione e di compiacimento intellettuale, soprattutto negli ultimi anni della sua intensa esistenza.
    E allora non ci resta che santificare Totò. Rimane tuttavia una curiosità. In Paradiso, come farà l’amico Paolo a spiegare questa ‘iniziativa’ al suo veneratissimo San Gennaro?

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    Ettore Zecchino

    Ex allievi di Biogem scrutano gli orizzonti futuri della bioinformatica

    Le nuove, avanzate frontiere, raggiunte dalla ricerca scientifica grazie ai progressi di una nuova disciplina, sono al centro del seminario Quo vadis Bioinformatics? organizzato da Biogem, con la partecipazione di tre ex studenti, oggi ricercatori in altrettanti centri di ricerca europei. L’incontro, presentato dal professore Gennaro Marino, responsabile area Formazione di Biogem, si propone di fare il punto sulle attuali applicazioni di questa scienza in biologia e in medicina, provando a coglierne le prospettive e le sfide nei prossimi decenni.
    Alla dottoressa Simona Aufiero, Senior Bioinformatic Scientist presso l’Università di Medicina di Amsterdam, è riservato un focus sullo sviluppo di strumenti bioinformatici e modelli di intelligenza artificiale in ambito cardiologico.
    Fabiola Curion, ricercatrice alla Oxford University, partendo dal suo percorso all’interno della biologia computazionale, ha il compito di raccontare le sfide che attendono i giovani ricercatori che si affacciano allo studio di Big Data e Single Cell Data analysis.
    La bioinformatica come disciplina di mediazione culturale per eccellenza è infine al centro della testimonianza di Carmelo Laudanna, attualmente bioinformatico presso il gruppo Stem Cell and Cancer dell’Istituto di Ricerca in Biomedicina, a Barcellona.

    Il convegno, in programma nella ormai consueta modalità in streaming, si avvale della partecipazione attiva del vice-direttore scientifico e responsabile del Laboratorio di Bioinformatica di Biogem, Michele Ceccarelli, creatore, nel giro di dieci anni, di una vera e propria scuola di bioinformatica, affermatasi internazionalmente, dagli Stati Uniti all’Europa. La rassegna seminariale di Biogem potrà quindi contare, nei prossimi mesi, sulla partecipazione di altri ex-allievi del professore Ceccarelli, attualmente impegnati in importanti centri di ricerca in Italia e nel mondo.

     

    Ettore Zecchino

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