Un recente studio, rivolto ai molti pazienti oncologici afflitti da resistenza primaria o acquisita all’immunoterapia, sarà alla base del prossimo seminario di Biologia Computazionale dell’Università di Napoli Federico II, sponsorizzato da Biogem. Ne parlerà Francesca Ciccarelli, professoressa di Genomica del Cancro al King’s College di Londra, che, con il suo gruppo di ricerca, ha sviluppato una profilazione integrata molecolare e cellulare del tessuto canceroso e del microambiente tumorale associato, prelevati da pazienti trattati con immunoterapia.
Scopo dello studio è andare oltre il Tumour Mutational Burden (TMB), attualmente uno dei pochi predittori di risposta approvati in ambito clinico, che ha condotto all’approvazione da parte della FDA (Food and Drug Administration) americana, dell’immunoterapia per tutte le forme di cancro con più di 10 mutazioni per coppie di megabasi, a prescindere dal sito di origine. Eppure il TMB manifesta delle evidenti limitazioni. Per esempio, solo il 50% circa dei cancri al colon retto con un fenotipo ipermutato manifestano una risposta duratura.
Nella sua lezione, la professoressa Ciccarelli, attualmente anche Group Leader al Francis Crick Institute di Londra, mostrerà come l’integrazione di diversi livelli di informazione cellulare e molecolare possa fornire una migliore classificazione dei pazienti, in vista dell’intervento clinico.
Ettore Zecchino