Modelli oncologici Xenograft e PDX
I modelli xenograft sono sistemi fondamentali nella ricerca oncologica per lo studio di tumori umani in organismi modello e sono utilizzati per comprendere meglio la biologia dei tumori, testare l'efficacia di nuovi farmaci antitumorali e studiare la resistenza ai trattamenti.
La loro capacità di simulare la malattia umana e di testare nuovi trattamenti li rende essenziali per l'avanzamento della medicina personalizzata e dello sviluppo di nuovi farmaci antitumorali.
I modelli xenograft si ottengono impiantando cellule tumorali umane o tessuti tumorali direttamente in un organismo modello non umano (spesso topi immunodeficienti) e possono essere classificati in due tipi principali:
• Xenograft Derivato da Linee Cellulari (CDX - Cell Line-Derived Xenograft): generati inoculando, sottocute o nell’organo di origine del tumore, cellule tumorali coltivate in vitro, derivanti da linee cellulari commerciali, stabilizzate o primarie (ricavate direttamente dal tumore del paziente).
• Xenograft Derivato da Paziente (PDX - Patient-Derived Xenograft): In questo caso, il tessuto tumorale viene prelevato direttamente da un paziente e impiantato nel topo, sottocute o nel sito del tumore primario, mantenendo molte delle caratteristiche del tumore originale, inclusa l'eterogeneità cellulare, la microarchitettura, il microambiente tumorale e le risposte ai farmaci.
Il CdS offre la possibilità ad enti terzi (aziende farmaceutiche, università, etc.) la possibilità di effettuare studi oncologici in vivo che prevedono l’utilizzo di modelli xenograft o PDX in tutte le sue fasi, coinvolgendo le diverse unità da cui è composto:
-Lo stabulario SPF offre la possibilità di ospitare in condizioni di sicurezza i ceppi di topi immunodeficienti necessari allo sviluppo dei modelli tumorali in vivo e dispone di strumentazioni di imaging in vivo che consentono di seguire la crescita tumorale e l’efficacia dei farmaci senza ricorrere al sacrificio degli animali;
-Il laboratorio di colture cellulari offre la possibilità di riderivare popolazioni di cellule tumorali direttamente dalla massa del paziente e di modificarle al fine di renderle visibili (fluorescenti o bioluminescenti) agli strumenti di imaging in vivo;
-I laboratori di Emato-biochimica e Istologia, biologia molecolare e bioanalitica offrono la possibilità di eseguire analisi biochimiche, istologiche e molecolari sui campioni ottenuti dagli studi su modelli oncologici.