Nazzareno Carusi
Direttore artistico de
'Le 2ue Culture' di Biogem
Biogem Musica
(in memoria di Paolo Isotta)
dir. art. Nazzareno Carusi
Programma autunnale e invernale, con chiusura primaverile, a cadenza mensile da ottobre ad aprile, costituito da sette concerti incentrati su altrettanti strumenti musicali, suonati da artisti al vertice della fama:
- Pianoforte - Beatrice Rana (mercoledì 11 ottobre)
- Flauto - Andrea Oliva, con Akané Makita al pianoforte (domenica 19 novembre)
- Viola - Danilo Rossi, con Stefano Bezziccheri al pianoforte (giovedì 18 gennaio)
- Violoncello - Ludovica Rana, con Maddalena Giacopuzzi al pianoforte (sabato 10 febbraio)
- Oboe - Francesco Di Rosa, con Dèsirèe Scuccuglia al pianoforte (mercoledì 13 marzo)
Con questa programmazione artistica straordinaria, ‘Le 2ue Culture’ di Biogem, ormai diffuse su tutto l’anno, si candidano a divenire sempre più un centro di irradiazione culturale per la comunità irpina e non solo, ben oltre il settore della ricerca biologica che, naturalmente, si conferma il cuore pulsante dell’Istituto arianese.
13 Marzo ore 18.00
Biogem Musica saluta l’inverno con Francesco Di Rosa
Sarà l’oboe, uno degli strumenti a fiato più antichi, il protagonista principale nel terzultimo concerto della rassegna musicale ideata e diretta da Nazzareno Carusi, in programma mercoledì 13 marzo, alle 18:00. Per l’occasione, l’Aula Magna ‘Emanuele’ di Biogem farà da scenario all’esibizione di un artista italiano universalmente riconosciuto ai vertici mondiali della categoria, per 15 anni oboe solista del Teatro alla Scala di Milano e, attualmente, nello stesso ruolo, all’Accademia romana di Santa Cecilia.
Marchigiano di Montegranaro, Francesco Di Rosa è stato stabilmente diretto per dieci anni da Riccardo Muti e per cinque da Daniel Barenboim, ma ha ‘incrociato’ quasi tutti i grandi maestri degli ultimi decenni. Talento precoce, dopo gli studi di formazione con Luciano Franca e Maurice Bourgue, ha trionfato in numerosi concorsi nazionali di musica da camera ed ha suonato in molte tra le sale da concerto più prestigiose del mondo. Per la serata di mercoledì 13 il maestro Di Rosa, noto anche per il continuativo impegno nell’ambito dei diritti umani, ha scelto di interpretare, con il suo oboe Buffet modello ‘Legend Hybrid’, brani tratti dal repertorio di Carl Philipp Emanuel Bach, Robert Shumann e Camille Saint-Saens. Ad accompagnarlo, la pianista umbra Dèsirèe Scuccuglia, collaboratrice dei corsi di alto perfezionamento dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e docente di pianoforte al Conservatorio di Rovigo.
Con questo appuntamento, Biogem Musica saluta idealmente l’inverno e dà appuntamento al pubblico di appassionati, che si sta consolidando tappa dopo tappa, per gli ultimi due concerti in programma. A Primavera avviata sono infatti attesi, sempre ad Ariano Irpino, il clarinettista Fabrizio Meloni (lunedì 15 aprile alle ore 18:00) e, in data ancora da definire, il violinista ‘Premio Paganini’ Giuseppe Gibboni.
10 Febbraio ore 19.30
Il violoncello di Ludovica Rana in scena a 'Biogem Musica'
Lo strumento, un Claude-Augustin Miremont del 1870, sarà suonato nell’Aula Magna ‘Emanuele’ dell’Istituto irpino, sabato 10 febbraio alle 19:30, accompagnato dal pianoforte di Maddalena Giacopuzzi, nell’ambito della rassegna ideata e diretta dal maestro Nazzareno Carusi e dedicata allo scrittore e storico della musica Paolo Isotta. Il collaudato duo, in scena in ambito nazionale ed internazionale dal 2018, propone l’esecuzione di brani di Gustav Mahler, Richard Strauss ed Alexander von Zemlinsky.
Per Ludovica Rana, sorella della celebre pianista Beatrice, protagonista nel concerto inaugurale di Biogem Musica, si tratta di un ritorno ad Ariano Irpino, dove si era già esibita in occasione del meeting ‘Le 2ue Culture’ del 2021. Risale all’anno successivo la pubblicazione, in duo proprio con Maddalena Giacopuzzi, del cd ‘Affresco Italiano’, con musiche di Busoni, Cilea e Martucci, consacrazione definitiva di una formazione che unisce idealmente il Paese, dal Salento di Rana al Veneto di Giacopuzzi.
Provenienti entrambe da famiglie vocate alla musica e formatesi in prestigiose accademie, con maestri del calibro di Enrico Dindo e Giovanni Sollima per Ludovica Rana e di Cristiano Burato e Benedetto Lupo per Maddalena Giacobuzzi, le due musiciste alternano alle attività del duo una brillante carriera concertistica individuale. In questa veste, sin dalla più giovane età, hanno calcato scene prestigiose in ambito nazionale ed internazionale.
18 Gennaio ore 18.00
Biogem Musica inaugura il 2024 con Danilo Rossi
Sarà il maggiore violista italiano contemporaneo il protagonista principale, giovedì 18 gennaio, alle 18:00, del primo concerto annuale della rassegna Biogem Musica, ideata e diretta da Nazzareno Carusi e intitolata alla memoria dello scrittore e storico della musica Paolo Isotta. Il forlivese Danilo Rossi, primo violista del ‘Teatro alla Scala’ di Milano per 36 anni, con all’attivo il record del più giovane strumentista di sempre ad aver ricoperto tale ruolo, sarà accompagnato dal pianista Stefano Bezziccheri, suo partner musicale ultratrentennale.
Definito ‘’un gigante’’ da Zubin Mehta e unanimemente considerato una star di prima grandezza nel panorama musicale internazionale, Danilo Rossi, oltre alla lunga stagione milanese, terminata per pensionamento nel 2022, ha al suo attivo una straordinaria carriera concertistica da solista. Alle esibizioni in quasi tutti i templi della musica classica internazionale, il violista forlivese ha inoltre affiancato numerose collaborazioni teatrali con celebri attori e letterati, non di rado realizzando una contaminazione colta con il jazz e con altre espressioni musicali contemporanee, nel tentativo, secondo la gran parte della critica riuscito, di vivere la musica nella sua completezza, senza nessuna barriera. E a questo filone della sua attività concertistica può di diritto appartenere il concerto in programma a Biogem il 18 gennaio, che oscillerà tra la ‘romantica’ ‘Sonata n. 2 op. 120 in mi bemolle maggiore’ di Johannes Brahms e il ‘classicheggiante’ ‘Notturno’ di Nino Rota. Seguirà un ‘impressionistico’ Maurice Ravel (‘Pavane pour une enfant defunte’), per poi chiudere con i suoni contemporanei del ‘Grand Tango’ di Astor Piazzolla.
Danilo Rossi è anche autore di apprezzati manuali di didattica e insegna al Conservatorio della Svizzera Italiana di Lugano.
Scrittore di successo, il 26 gennaio uscirà ‘Viola d’amore’, un suo atteso volume autobiografico.
19 Novembre ore 18.00
Andrea Oliva suonerà al secondo appuntamento di Biogem Musica
Sarà il flauto lo strumento protagonista della serata organizzata dall’Istituto irpino, domenica 19 novembre, alle ore 18:00, nell’ambito della stagione 2023-2024 di Biogem Musica. La rassegna, ideata e diretta da Nazzareno Carusi, nel solco e nel ricordo di Paolo Isotta, dopo lo straordinario concerto inaugurale tenuto dalla pianista Beatrice Rana, si apre alle melodie di uno strumento dal cuore antico, ma dalle sonorità moderne, come il flauto, di cui il modenese Andrea Oliva è considerato uno dei più grandi interpreti in ambito europeo. Il flautista emiliano sarà accompagnato dalla pianista Akanè Makita, sua collega all’Accademia di Santa Cecilia e vincitrice di una decina di premi in altrettanti concorsi internazionali. I due musicisti suoneranno opere di Camille Saint Saens (Romance op 37), di Sergej Prokofiev (Sonata op 94), di Claude Paul Taffanel (Fantasia sulla ‘Francesca da Rimini’) e di Gaetano Donizetti (Sonata). Definito da Sir James Galway ‘’uno dei migliori flautisti della sua generazione’’, Andrea Oliva, insieme ad Akanè Makita, sarà presentato al pubblico dal direttore artistico di Biogem Musica, Nazzareno Carusi, che introdurrà all’ascolto dei brani scelti e a una maggiore conoscenza dei loro autori.
11 Ottobre ore 18.00
La stella del pianoforte Beatrice Rana inaugura ‘Biogem Musica’
Sarà Beatrice Rana, unanimemente considerata tra le maggiori stelle mondiali del pianoforte, a tenere a battesimo la nascita di ‘Biogem Musica’. Il concerto, aperto al pubblico come tutte le iniziative di Biogem, si svolgerà nell’Aula Magna ‘Emanuele’ dell’Istituto arianese mercoledì 11 ottobre alle ore 18 e darà il via al ciclo musicale annuale ideato da Nazzareno Carusi, direttore artistico de ‘Le 2ue Culture’ di Biogem, in memoria dello storico della musica e scrittore Paolo Isotta. ‘’L’idea è di venti giorni fa ed eccola, la prima Biogem Musica’’, afferma Carusi, aggiungendo che saranno complessivamente in programma ‘’sette concerti per sette strumenti protagonisti, in sette incontri mensili con sette (più cinque) artisti grandi e generosi, che il presidente Ortensio Zecchino e io ringraziamo ex imo corde’’.
Un programma autunnale e invernale, con chiusura primaverile, a cadenza mensile da ottobre ad aprile, costituito appunto da sette concerti incentrati su altrettanti strumenti musicali, suonati da artisti al vertice della fama. Al pianoforte di Beatrice Rana seguiranno infatti il flauto di Andrea Oliva (domenica 19 novembre), il violino del vincitore del “Premio Paganini” Giuseppe Gibboni (giovedì 14 dicembre), la viola di Danilo Rossi (giovedì 18 gennaio) e il violoncello di Ludovica Rana (sabato 10 febbraio). E ancora, in primavera, l’oboe di Francesco Di Rosa (mercoledì 13 marzo) e il clarinetto di Fabrizio Meloni (lunedì 15 aprile). Ad eccezione del concerto dedicato al ‘violino solo’ da Gibboni, i protagonisti degli altri appuntamenti saranno accompagnati dal pianoforte, affidato, tra gli altri, ad Akané Makita, Stefano Bezziccheri, Maddalena Giacopuzzi e Takahiro Yoshikawa.
Con questa programmazione artistica straordinaria, ‘Le 2ue Culture’ di Biogem, ormai diffuse su tutto l’anno, si candidano dunque a divenire sempre più un centro di irradiazione culturale per la comunità irpina e non solo, ben oltre il settore della ricerca biologica che, naturalmente, si conferma il cuore pulsante dell’Istituto arianese.
‘’Più semplicemente – chiosa Nazzareno Carusi – a Biogem è nata una stagione di concerti. E questa è una bella notizia’’.
Il concerto inaugurale di Beatrice Rana per Biogem Musica è stato un trionfo. Scriabin, Castelnuovo-Tedesco e Debussy incantatori e travolgenti. E quale favola pianistica si è rivelato il bis, 'Ma mère l’Oye', con la richiesta inaspettata al maestro Carusi di sedere con lei al pianoforte e suonarla insieme !